Rio2016: Doping. Bach "Su Russia presa decisione migliore"

Il numero uno dello sport mondiale difende la posizione del Cio
Rio2016: Doping. Bach "Su Russia presa decisione migliore"
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RIO DE JANEIRO (BRASILE) (ITALPRESS) - "Non credo che alla fine ci sara' un danno d'immagine, dovevamo prendere una decisione e dovevamo prenderla ora. Immaginate se non lo avessimo fatto. Credo che le persone comprendano le difficolta' in cui ci siamo trovati, abbiamo fatto del nostro meglio per trattare questa situazione in modo da proteggere gli atleti puliti di tutto il mondo". Thomas Bach, in conferenza stampa a Rio de Janeiro, difende la decisione del Cio di non escludere tutta la Russia dai prossimi Giochi, lasciando alle singole Federazioni internazionali il compito di stabilire quali atleti ammettere anche se l'ultima parola spettera' allo stesso Comitato Olimpico internazionale attraverso una commissione indipendente composta da tre membri dell'Esecutivo, Ugur Erdener, Claudia Bokel e Juan Antonio Samaranch Jr. "Nessun atleta russo puo' partecipare ai Giochi se non soddisfa certi criteri - ha sottolineato il numero uno dello sport mondiale - Qui si ribalta la presunzione di innocenza perche' e' l'atleta che deve dimostrare di essere pulito ma concediamo questa possibilita', concediamo di dimostrare la propria innocenza. Perche' se e' vero che il rapporto McLaren ha portato alla luce un sistema e lo ha fatto in modo scioccante, un attacco a tutto quello che rappresentiamo, un attacco ai Giochi Olimpici, dall'altro lato bisogna stabilire fino a che punto si puo' punire il singolo individuo per le mancanze o le manipolazioni del suo governo". Secondo Bach "non c'e' imbarazzo per il movimento olimpico, il Cio non e' responsabile della tempistica del rapporto McLaren ne' dell'accreditamento dei laboratori antidoping". "Il governo russo ha il diritto di dire la sua, la cosa importante per il Cio e' fare luce su queste accuse che hanno dimostrato l'esistenza di un sistema - insiste - Non possiamo punire un capo di Stato o un ministro ma possiamo fare luce su tutto questo e siamo nella posizione di occuparci della questione degli atleti e della manipolazione del sistema dei controlli antidoping. Un sistema controllato dal Ministero russo per cui nessun membro di questo Ministero, a cominciare dal ministro stesso (Mutko, ndr) puo' essere accreditato per Rio. Nelle decisioni difficili non ci sara' poi mai unanimita'", ha detto ancora il presidente del Cio, negando qualsiasi contatto col governo russo sia prima che dopo il rapporto McLaren. "Dobbiamo tenere lontano dai Giochi chi bara", e' la priorita' del Cio, che durante l'Olimpiade condurra' 4.500 test sulle urine e 1000 controlli ematici. Bach si e' poi soffermato sul caso di Yulia Stepanova, dalla cui testimonianza e' partito tutto e alla quale, dopo l'iniziale via libera della Iaaf, e' stata negata la partecipazione a Rio per aver fatto in passato uso di doping. "Abbiamo dovuto prendere una decisione difficile come per la partecipazione degli atleti russi. Abbiamo preso in considerazione tutto, ma dobbiamo rispettare la carta olimpica. Le abbiamo offerto assistenza e sostegno perche' continui la sua carriera". Sul fronte sicurezza "Abbiamo completa fiducia nelle autorita' brasiliane" mentre per quanto riguarda il villaggio olimpico aggiunge: "quando sono arrivato c'erano dei problemi ma guardate ora: e' fantastico, bello. C'e' stata grande cooperazione, i lavori sono al termine. L'acqua della Baia di Guanabara? Stiamo effettuando quattro test al giorno per verificarne la qualita'".
(ITALPRESS).


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