Rio 2016, Gatlin risponde a King: «Mi accusa di doping, ma chi è?»

Il velocista attacca il nuotatore che lo aveva attaccato per la sua passata squalifica per doping: «Ho pagato, ora sono tornato e vengo testato come tutti: mi chiedete di King ma io non so nemmeno chi sia costui»
Rio 2016, Gatlin risponde a King: «Mi accusa di doping, ma chi è?»© AP
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ROMA - «Ho fatto quel che dovevo fare, sono tornato, e vengo testato come tutti gli altri: se mi chiedete di Lilly King vi rispondo: e chi è...?»: Justin Gatlin esce dalle batterie dei 100 metri con un 10"11 e la qualificazione tranquilla alle semifinali, e risponde alla accuse della connazionale del nuoto che aveva tuonato contro i russi e contro di lui, positivo due volte. «Credo al sistema antidoping, tutti dovrebbe farlo: ora sono uno come tutti gli altri», ha detto il velocista Usa. 

IL PASSATO - Gatlin fu trovato positivo una prima volta per anfetamine e poi nel 2006 per testosterone. Dopo la squalifica di otto anni per recidiva, ingaggiò una battaglia legale grazie alla quale è tornato alle gare nel 2010. Nei giorni scorsi, l'americana Lilly King dopo aver vinto l'oro nei 100 rana davanti alla russa Efimova aveva duramente accusato gli atleti dopati riammessi, coinvolgendo anche il connazionale oro olimpico dei 100 metri dell'atletica ad Atene 2004. «L'agenzia antidoping americana sta lavorando bene, e altrettanto sta facendo l'agenzia mondiale, la Wada. Io - ha aggiunto Gatlin - sono tornato e ho fatto tutto quel che dovevo. Bisogna avere fiducia nel sistema antidoping: io ce l'ho, credo che tutti dovrebbero averla». Gatlin ha poi parlato della sua batteria: «Il pubblico è stato grandioso, per tifo: è la loro cultura di festa - ha detto - È eccitante, porteremo questo entusiasmo in pista. Io mi sento bene, ma so che per vincere dovrò fare qualcosa di meglio del mio 9"80». 


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