Italia, la scherma delude: tre medaglie ma tanti rimpianti

Quarto posto per la squadra sciabola femminile. In attesa della prova a squadre di spada maschile di domenica si può già tirare in bilancio della spedizione azzurra di scherma a Rio: è evidente il passo indietro rispetto a Londra 2012 quando l'Italia portò a casa sette medaglie
Italia, la scherma delude: tre medaglie ma tanti rimpianti© ANSA
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RIO DE JANEIRO - Quarto posto olimpico e polemiche nella prova a squadre di sciabola femminile per l'Italia, sconfitta nettamente nella finale per il bronzo dagli Usa per 45-30. Ma è soprattutto la semifinale, persa di misura con l'Ucraina, che non è andata giù alla delegazione azzurra, adirata per le decisioni arbitrali. Nello specifico, la medaglia di legno è per la sciabola azzurra femminile il miglior risultato della breve storia della specialità; più in generale la spedizione a Rio 2016 della scherma italiana è andata al di sotto delle aspettative. In attesa della prova a squadre di spada maschile di domani, il bilancio parla sì di tre medaglie (l'oro di Daniele Garozzo e gli argenti di Rossella Fiamingo ed Elisa Di Francisca) ma anche di tante delusioni, come quella per il fioretto maschile, che ieri ha chiuso a un quarto posto accompagnato dai "veleni" all'interno del quartetto azzurro.

Da domani si tireranno le somme, ma sicuramente si dovrà ragionare su un chiaro passo indietro rispetto ai tre ori, ai due argenti e ai due bronzi di Londra 2012: è evidente che a Rio 2016 la scherma non abbia rappresentato il solito "forziere" delle Olimpiadi azzurre. Il torneo olimpico per l'Italia della sciabola femminile (Rossella Gregorio, Loreta Gulotta, Irene Vecchi e Ilaria Bianco) era cominciato nel migliore dei modi, con un largo successo sulla Francia, sconfitta per 45-36, in un quarto di finale il cui esito non era per nulla scontato. Una vittoria che aveva regalato una grande iniezione di fiducia alle azzurre, infatti poi capaci di impaurire in semifinale anche la fortissima Ucraina. Dopo un eccellente avvio, con la Gulotta brava a sorprendere la fuoriclasse Olga Kharlan, le italiane non sono però riuscite a conservare il vantaggio. Nel finale, reso ancora più teso da alcune decisioni arbitrali contestate, è venuto fuori tutto il talento della stessa Kharlan e l'Ucraina si è imposta per 45-42. Ma Italia-Ucraina non è finita alla quarantacinquesima stoccata della squadra dell'Est Europa. La Federazione internazionale di scherma ha infatti revocato l'accredito al membro della commissione arbitrale Fie, l'ucraino Vadym Guttsait, che ha mostrato il dito medio ai rappresentanti della delegazione azzurra. Durante gli assalti i dirigenti italiani si erano più volte lamentati perché "con il suo comportamento l'ucraino stava cercando di condizionare le decisioni arbitrali". La decisione dell'espulsione per la violazione di una norma comportamentale prevista dal regolamento Fie, è stata presa in seguito ad una riunione straordinaria ed urgente del Bureau della Federazione internazionale, convocata dopo la protesta ufficiale avanzata dal capo della delegazione italiana, Paolo Azzi. 


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