Rio2016: Basket. Usa battono Australia ma che fatica

Il Dream Team si impone per 98-88 con 31 punti di Carmelo Anthony
Rio2016: Basket. Usa battono Australia ma che fatica
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RIO DE JANEIRO (BRASILE) (ITALPRESS) - Il Dream Team trema ma alla fine riesce a spuntarla. All'Arena Carioca 1 arriva il terzo successo di fila ai Giochi di Rio de Janeiro per la nazionale statunitense di basket ma l'Australia si dimostra avversario vero e regge fino alla fine prima di cedere 98-88. Deciso Carmelo Anthony: 31 punti con 9/15 da tre per il fuoriclasse dei New York Knicks. In doppia cifra anche Irving (19 punti) e Durant (14 punti), fra gli Aussie 30 punti di Mills, 15 di Bogut e doppia doppia per Dellavedova (11 punti e 11 assist).
L'Australia, dopo aver battuto le quotate Francia e Serbia, fa subito capire agli Stati Uniti che non sara' una passeggiata e che i distacchi abissali con Cina e Venezuela non saranno facili da ripetere. Bogut, vicecampione Nba con Golden State, e Dellavedova, riserva di Irving ai Cavs nelle ultime stagioni, si fanno sentire mentre sull'altro fronte parte forte Anthony (14 punti nel primo quarto) e si va al primo riposo sul 29-29. Anche alla ripresa l'Australia tiene testa, Patty Mills, play di San Antonio, si conquista gli applausi convinti del pubblico con le sue giocate e David Andersen, ex di Virtus Bologna e Siena, mostra i muscoli da vero capitano. Gli Usa piombano a -7 a tre minuti dall'intervallo lungo e ci prova Durant a dare una scossa ma la difesa americana concede troppo e a meta' gara gli Aussie sono avanti 54-49. A inizio secondo tempo, pero', il Dream Team decide di premere il piede sull'acceleratore e, complice qualche errore di troppo in attacco di Andersen e compagni, infila un parziale di 9-0. Il quintetto guidato da Lemanis non molla, alla tripla di Thompson risponde quella di Mills e quando mancano 10' alla fine la gara e' ancora aperta, con gli Usa si' avanti ma solo di tre lunghezze (70-67). Torna in cattedra Anthony con due triple di fila, la difesa australiana mostra segni di cedimento ma fino alla fine gli Usa devono sudarsi la vittoria.
(ITALPRESS).


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