RIO DE JANEIRO (BRASILE) (ITALPRESS) - Mettere da parte gli egoismi per la causa comune. Reduce dalla sua terza maglia gialla vinta al Tour de France, Christopher Froome sa benissimo che la gara olimpica, sul percorso duro e selettivo di Rio de Janeiro, puo' consacrarlo campione a tutto tondo. In gara con Stephen Cummings, Ian Stannard, Geraint Thomas e Adam Yates, il 31enne nato a Nairobi, capitano della 'corazzata' Sky, professa l'ottimismo di chi e' conscio di poter mettere a segno il colpaccio dopo l'ennesimo trionfo ai Campi Elisi. "Abbiamo avuto la possibilita' di parlare un po' delle tattiche da adottare - ha detto il fuoriclasse anglo-keniano - e la squadra con cui siamo qui e' in grado di adattarsi alla strada e reagire alle diverse situazioni che si verranno a creare sabato. Cummings, ad esempio, per tutta la stagione e' in grado di vincere partendo da lontano: riuscissimo a farlo entrare in una fuga non dovremo poi utilizzare tutte le nostre energie per metterci all'inseguimento. E se nessun altro lo fara', allora puo' volare via e vincere le Olimpiadi. Dobbiamo correre uniti sulla strada e mettere il nostro ego da parte per cercare di ottenere una medaglia". Il percorso, ribadisce Froome, "e' duro e per scalatori veri. Di sicuro, e' adatto ai colombiani, cosi' come a Valverde, Nibali e corridori simili. L'Olimpiade e' una gara di un giorno, del tutto diversa dal Tour de France, che dura tre settimane. In questa gara, si deve dare tutto e bisogna essere pronti a cogliere le proprie chance". "Non bisogna guardare indietro, il Tour e' finito e naturalmente sono felice di averlo vinto, ma ora sono qui per pensare alle Olimpiadi. L'obiettivo e' quello di cercare di ottenere una medaglia per la Gran Bretagna, a prescindere a chi possa riuscirci". Gia' bronzo olimpico a Londra 2012 nella cronometro, Froome, domenica 10 agosto, provera' a salire di nuovo sul podio olimpico: "Quattro anni fa e' stato difficile ed importante conquistare il podio, sarebbe incredibile riuscirci dopo quanto fatto questa estate".
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