Rio2016: pallanuoto. Setterosa d'argento, sul podio col sorriso

Di Mario "Non potevo chiudere la carriera meglio di cosi'"
Rio2016: pallanuoto. Setterosa d'argento, sul podio col sorriso
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RIO DE JANEIRO (BRASILE) (ITALPRESS) - L'ottimismo e' il profumo della vita, diceva Tonino Guerra. E con l'ottimismo e il sorriso si puo' arrivare lontano, fino a una finale olimpica. Ne sa qualcosa il Setterosa, che dopo lo storico oro di Atene 2004 non era piu' riuscito a salire sul podio. Di quella squadra faceva parte Tania Di Mario e forse non avrebbe mai immaginato, 12 anni dopo, di mettersi al collo un'altra medaglia, anche se d'argento. Fosse arrivata la vittoria sulla corazzata Stati Uniti la chiosa sarebbe stata perfetta ma per la 37enne romana, che all'Estadio Acquatico di Rio de Janeiro e' scesa per l'ultima volta in vasca, va bene cosi', anzi, "e' stata la mia ultima partita ma lo dico col sorriso - racconta da Casa Italia, poche ore dopo la premiazione - Mi hanno regalato una finale olimpica, non potevo chiudere in modo migliore. Un voto alle mie compagne? Meritano tutte 10". Rispetto a Londra 2012, quando il Setterosa fu eliminato nei quarti, "Siamo state tranquille sin dall'inizio, e' quello il motivo principale per cui siamo arrivate fin qui, ci siamo dette che stavamo cogliendo un sogno, siamo state brave e fortunate e ora raccontiamo una bellissima medaglia". Per Tania la pallanuoto e' "uno sport in cui si soffre tantissimo, la preparazione e' veramente dura ma a me ha regalato 12 sorelle ed e' questa la cosa piu' bella, poter condividere tutto nel bene e nel male con le tue compagne, tornassi indietro lo rifarei 150 milioni di volte". Ma non chiedetele come fara' il Setterosa ad andare avanti senza di lei.
"La pallanuoto ha fatto a meno di tanti campioni ed e' il Setterosa che manchera' a me, non il contrario. Poi loro sono diventate talmente brave che saranno delle maestre per quelle che verranno, ma spero di aver lasciato loro il messaggio che non si smette mai di imparare. Chi sara' la nuova Di Mario? Spero che ce ne sia una molto piu' brava di me". Anagrafe alla mano la sua eredita' potrebbe essere raccolta da Teresa Frassinetti, concorde col suo capitano sul segreto che c'e' dietro questo argento ("In questa spedizione siamo state sempre tutte col sorriso, a divertirci, ce la siamo vissuta sempre in pieno") e che rivela l'esistenza di una sorta di diario di gruppo. "Non e' un diario che abbiamo scritto di giorno in giorno ma di tanto in tanto, chi voleva, scriveva qualcosa. Vedremo ora se stamparne una copia per tutte", sorride la centroboa della Rari Nantes Bogliasco. E se un gruppo e' cosi' unito il merito e' anche di chi lo guida. "La cosa che mi e' piaciuta di piu' e' che dal primo giorno che abbiamo messo piede a Rio abbiamo sempre guardato le cose in positivo, sempre facce sorridenti, visi sereni, il modo giusto di affrontare le situazioni - spiega il ct Fabio Conti - La cosa che mi e' piaciuta di meno? Ancora la devo trovare". Perdere brucia, specie contro lo stesso avversario che quattro anni fa elimino' le azzurre ("ancora c'e' un gap da colmare e questo vuol dire solo alzare l'asticella. Ma ci penseremo dopo i festeggiamenti") ma quando gli chiedono l'immagine piu' bella della spedizione brasiliana, il tecnico non ha dubbi.
"Mi rimarra' questa giornata, la finale olimpica la giocano in pochi e noi eravamo li' - ci tiene a sottolineare - E' una grande felicita', e' un argento olimpico e giocare una finale come questa e' indimenticabile. Quando abbiamo capito che avremmo potuto arrivare fino in fondo? Quando abbiamo vinto la semifinale - scherza ma non troppo il ct - Abbiamo fatto un girone molto importante, l'incrocio con la Cina non era una gara scontata, la Russia l'avevamo gia' battuta e questo poteva comportare un'ulteriore difficolta' e invece abbiamo fatto bene anche quella partita. Ricordiamoci che la Russia e' arrivata terza, non era una squadra qualsiasi". E chissa' che l'argento arrivato a Rio non sia il seme per un futuro ancora piu' brillante. "I social ci hanno sommerso in questi giorni, speriamo che tante bambine si appassionino a questa attivita' e possiamo allargare la base".
(ITALPRESS).


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