Tutti i bivi di Marco Verratti

Lanciato da Zeman al Pescara, consacrato sulla scena internazionale dal Paris Saint-Germain, per Verratti è arrivato il momento di diventare leader del centrocampo azzurro. Con una mezza idea di tornare in Italia
Tutti i bivi di Marco Verratti© Getty Images
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La stella di Marco Verratti comincia a brillare di luce propria durante la stagione 2011/12, quando in Serie B è protagonista con Ciro Immobile e Lorenzo Insigne della vittoria del campionato cadetto che vale agli abruzzesi la promozione in Serie A. Un trio delle meraviglie che farà strada: Immobile, dopo una stagione di transizione al Genoa, esplode con la maglia del Torino, Insigne torna nella sua Napoli dove diventa fin da subito attore di primo piano nell’attacco partenopeo.

Come ricordano gli esperti di bwin.it, per Marco Verratti l’estate 2012 è quella dei corteggiamenti da parte di diverse squadre di Serie A, che vorrebbero il suo cartellino ma non si fidano a spendere grandi cifre per un ventenne senza nessuna esperienza di Serie A. Per un momento sembra addirittura che il giocatore possa rimanere un altro anno a Pescara, finché non arriva il Paris Saint Germain di Nasser Al-Khelaifi, che paga i 12 milioni al Pescara e porta il giocatore a Parigi, in una squadra che sta nel frattempo festeggiando la campagna acquisti più ricca della propria storia con gli acquisti di Zlatan Ibrahimovic e Thiago Silva.

La storia di Verratti in Francia è la storia di un successo: 4 titoli consecutivi di Ligue 1 e una decina di coppe nazionali messe in bacheca nel giro di quattro stagioni, con un ruolo da protagonista nel centrocampo di una delle squadre più ricche di talento al mondo (il PSG vincitore della Champions a 26.00 secondo gli esperti di bwin.it). Nel frattempo arriva anche la prima convocazione in Nazionale, il 15 agosto 2012 in amichevole contro l’Inghilterra.

È arrivato finalmente il nuovo Pirlo? Per molti è effettivamente così, anche se con gli azzurri è molto più difficile essere protagonista. Le convocazioni non mancano, ma Andrea Pirlo non ha ancora finito di sparare le proprie cartucce e a uno così non è possibile chiedere le chiavi della mediana, nemmeno in prestito.

 

Verratti gioca da titolare lo sciagurato Mondiale 2014 (unica panchina contro il Costa Rica), adattandosi nel ruolo di esterno della linea a tre di centrocampo a protezione di Pirlo e con De Rossi dall’altro lato.

Dopo aver saltato gran parte della fase di qualificazione per infortunio, Euro 2016 è la sua prima vera chance per essere leader del centrocampo dell’Italia (Pirlo nel frattempo ha lasciato la Nazionale e Marchisio è out), ma i problemi di pubalgia lo tengono fuori dalla lista dei convocati di Conte, costringendolo a seguire gli azzurri dalla tv.

L’occasione si ripresenta per fortuna a distanza di pochi mesi con l’inizio delle qualificazioni al Mondiale di Russia 2018. Verratti gioca 90′ contro Israele, Macedonia e Liechtenstein, venendo utilizzato dal c.t. Ventura nel suo ruolo più congeniale di centrale di centrocampo. I risultati si vedono: a parte le tre vittorie su tre (l’unico pareggio è arrivato contro la Spagna, senza Verratti in campo), l’azzurro contro il Liechtenstein ha toccato 114 palloni, record per un giocatore dell’Italia in questa fase di qualificazione.

È paradossale che nel momento in cui Verratti sia riuscito finalmente a prendere in mano la Nazionale, le sue quotazioni al Paris Saint-Germain abbiano iniziato a calare dopo quattro stagioni di puro idillio. Dopo le panchine e le incomprensioni in avvio di stagione, Emery ha ripreso a schierarlo da titolare, ma i cambi mal digeriti sono all’ordine del giorno e le voci di un suo addio a fine campionato sono sempre più insistenti. “Devono ringraziare la Madonna se Marco gioca a Parigi” ha dichiarato il suo agente un paio di settimane fa. “Stampa e addetti ai lavori che lo criticano non capiscono niente di calcio. Se continuano così è la volta buona per lasciare la Francia”.

Il suo contratto scade nel giugno 2021 e il valore di mercato di 40 milioni di euro è quasi cinque volte superiore ai 12 milioni che quattro anni fa i top club si rifiutarono di pagare. Ma i tempi sono cambiati, la piccola promessa del Pescara si è trasformata in uno dei centrocampisti più completi e corteggiati a livello internazionale. Mezza Serie A sta alla finestra, anche perché Verratti non ha nascosto di gradire un ritorno in patria per la sua prossima esperienza di club.

Dopo essere diventato finalmente protagonista con l’Italia è arrivato il momento di esserlo anche in Italia?


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