Valentina Vezzali: «Credo nella collettività»

Per l'ex campionessa di scherma l'impegno sociale è l'unica eredità che possiamo lasciare alle nuove generazioni
Valentina Vezzali: «Credo nella collettività»
2 min

Ha abbandonato la pedana dopo una carriera irripetibile: Valentina Vezzali è una delle più grandi campionesse che la scherma e lo sport azzurro in generale abbia mai prodotto. Da tanti anni è al fianco di AISM, perché, per lei, tutti gli sportivi dovrebbero impegnarsi in cause sociali come questa. Il trionfo collettivo, dice, supera di gran lunga il valore di un trionfo individuale. 

 

In un angolo del suo cuore, da anni, c’è anche l’impegno nel movimento per vincere sulla sclerosi multipla. Cosa significa per lei?

«Impegnarsi per una causa sociale è l'unica vera eredità che possiamo lasciare ai nostri figli e in genere ai nostri discendenti».

Come potrebbe l’Italia dello sport essere più vicina alle persone la cui più grande vittoria sarebbe vivere libere dalla sclerosi multipla?

«Penso che ci voglia maggior altruismo in generale, e forse le difficoltà alle quali la crisi economica sta sottoponendo il nostro Paese ci serviranno a tornare un po' con i piedi per terra e a capire che cosa conta veramente nella vita. Avere la fortuna di stare bene deve esserci da stimolo per dare aiuto a chi è stato meno fortunato». 

Che messaggio sente di mandare in questo senso all’Italia?

«La collettività, un termine che sembra essere stato dimenticato, mentre, invece, negli ultimi anni è stato molto attuale l'esaltazione dell'io. Il sapore di una vittoria conquistata facendo squadra è molto più dolce di quello di un trionfo individuale, e lo dice una persona che fondamentalmente pratica uno sport individuale». 

Consiglierebbe ai suoi colleghi di partecipare in prima persona per fare andare più veloce il movimento per vincere la sclerosi multipla? 

«Credo che tutti gli sportivi debbano sempre impegnarsi a favore di cause di valore sociale come quella dell'AISM. Nessuno meglio di noi conosce il sacrificio necessario per raggiungere un traguardo e quindi dobbiamo aiutare le giuste cause a raggiungere i loro obiettivi».

 

Tratto da AISM


© RIPRODUZIONE RISERVATA