Vasco, l'urlo dei 56mila spazza le polemiche sul prato

Al San Paolo è stata una festa con il Blasco protagonista assoluto. Le polemiche sull tenuta del manto erboso non hanno rovinato la serata
Vasco, l'urlo dei 56mila spazza le polemiche sul prato© ANSA
Simone Zizzari
2 min

ROMA - Prima le polemiche, poi l'entusiasmo del popolo napoletano. L'abbraccio del San Paolo a Vasco Rossi è andato oltre tutto, oltre le polemiche per il prato, oltre i problemi legati ai tornelli. In 56mila sono accorsi per la rockstar emiliana, tutti lì assiepati a cantare le hit che hanno fatto la storia della musica italiana, senza pensare alla tenuta del manto erboso che tanto aveva fatto scaldare il presidente De Laurentiis nei giorni precedenti al concerto. La bufera scoppiata contro il comune di Napoli e il sindaco De Magistris per quei pannelli di alluminio sistemati senza il telo ecotessile che avrebbe quantomeno tutelato l’erba sono solo un ricordo lontano.

A rovinare la magia non c'è riuscito neanche il problema burocratico legato all'utilizzo dei tornelli con lo staff del rocker infuriato perchè la società che gestisce gli ingressi allo stadio (che fa capo guarda caso dal Napoli stesso) non aveva rilasciato l'ok definitivo. Incidente risolto, per fortuna, a poche ore dal via. Le urla e le dichiarazioni al veleno spazzati via in un istante, il tempo di spegnere le luci e dare il via allo show del Blasco che va al massimo e dedica il live allo scomparso Pino Daniele. Tutti lì i suoi fan, a cantare all'unisono «Albachiara» e «Vita spericolata», grandi classici per padri e figli. Il Vasco-day, atteso undici anni, è stato più forte di tutto. Per una sera anche del Napoli calcio. 


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