Raf: «Fiorentina, puoi vincere. Batistuta il mio mito. Rossi, hai sbagliato con Marquez»

Il cantante italiano si racconta al Corriere dello Sport.it: «Sono in tour e con me potranno cantare anche i miei fan sul palco». Il 13 novembre suonerà all'Auditorium Conciliazione a Roma
Simone Zizzari
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ROMA - «Sono cresciuto con il mito di Antognoni e poi di Batistuta, per questo ho il sangue viola». Raf, icona della musica italiana e non solo, si racconta al Corriere dello Sport.it senza filtri. Parla di calcio, una passione che aveva fin da adolescente («Giocavo molto e mi divertiva fare a scambio di figurine») e che non è mai tramontata nonostante la musica abbia poi preso il sopravvento e lo abbia trasformato nel personaggio che è oggi, un mito. Raf è in tournèe con "Sono io tour", un giro dell'Italia per un live anomalo: in ogni concerto, infatti, verrà scelto il nome di un fan presente in sala che potrà duettare con il cantante pugliese. «Un'idea originale e un modo carino per dire grazie a tutto il mio pubblico. Chi vorrà potrà lasciare all'ingresso del locale il proprio nome e io durante la serata estrarrò il nome della persona che potrà salire sul palco per cantare assieme a me», ha detto Raf che a Roma arriverà il prossimo 13 novembre per un live da non perdere all'Auditorium Conciliazione.

IL SINGOLO E LA REGISTA D'ECCEZIONE - Oltre al tour, il cantante ha lanciato da poco il suo nuovo singolo "Arcobaleni", il quarto estratto dal suo album "Sono io", che ha una regista d'eccezione, la figlia Bianca Riefoli. «Ha sempre avuto l'occhio giusto per dirigere un videoclip e poi è molto pignola: ogni giorno guardava le previsioni del tempo per gestire al meglio la fotografia».


«SONO VIOLA GRAZIE AD ANTOGNONI E BATIGOL» - Il discorso verte poi sul calcio, la Fiorentina in particolare: «Ero solo un ragazzino quando andai allo stadio ad ammirare le gesta di Antognoni e Baggio. Divenni tifoso viola in un attimo e si sa che la passione calcistica ti accompagna poi per tutta la vita». Raf è felice dell'arrivo di Paulo Sousa sulla panchina della Fiorentina: «All'inizio ero scettico perchè mi ero abituato al grande gioco di Montella che tra l'altro è anche un mio amico. ci rimasi male quando lessi delle sue dimissioni. Ora però sono contento del lavoro di Sousa che, a parte i suoi trascorsi juventini, sta regalando un gioco magari meno spettacolare ma più pratico alla squadra. Se è l'anno buono per alzare trofei? Questo non lo so perchè sulla carta la Roma è favorita. Poi però a calcio bisogna giocare e lì tutto può succedere. Per il discorso scudetto però vedo bene anche l'Inter e il Napoli. E poi c'è la Juve che tornerà».


«ROSSI, HAI SBAGLIATO» - Oltre ad Antognoni, il mito di Raf è anche Batistuta: «Un attaccante che ha lasciato un ricordo indelebile nella storia del club viola. Mi piacerebbe rivedere le sue gesta su un campo di pallone, io sono un tipo nostalgico». Chiosa sulla polemica che ha investito la MotoGp dopo lo scontro in pista fra Rossi e Marquez: «Io adoro Valentino, in Italia giustamente è ammirato da tutti per ciò che ha fatto e sta facendo anche oggi. Però devo essere sincero: il calcio a Marquez c'è stato. Lui è caduto nella provocazione e la scelta di penalizzarlo è stata giusta. Un campione deve anche saper gestire meglio certe pressioni», ha concluso Raf.


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