Dado esclusivo: «Io tifoso giallorosso, mai uno sketch sulla Roma»

Il comico Gabriele Pellegrini al corrieredellosport.it parla del suo nuovo spettacolo in scena al teatro Marconi di Roma
Dado esclusivo: «Io tifoso giallorosso, mai uno sketch sulla Roma»
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ROMA - Tutto pronto per lo spettacolo comico di Gabriele Pellegrini, in arte Dado in scena al Teatro Marconi di Roma venerdì 15 gennaio. L'idea del “Recital”, nata dopo il grande successo di Canta La Notizia, vuole lanciare eclatanti e scottanti notizie di cronaca da mettere in nota istantaneamente. Si tratta di un Tg musicale, ma la notizia in questo caso vuole far riflettere e come non farlo anche sul mondo dello sport e del calcio magari...

Al teatro il 15 gennaio con Dado Recital, di cosa si tratta?

«Lo spettacolo che porterò a teatro è solo la riproduzione del nuovo format che sul web ha ricevuto milioni di consensi».

Pensa che la comicità funzioni meglio sul web o in tv socialnetwork stanno soppiantando la televisione?

«Sono fermamente convinto che il web dia una libertà maggiore, soprattutto dal punto di vista editoriale. Io sono gestore dei contenuti delle mie performance e forse il pubblico percepisce il mio essere autodidatta e premia la mia spontaneità. Non nego che gli utenti sono anche fonte di ispirazione: alcuni delle mie performance migliori sono proprio quelle che ho fatto su richiesta del pubblico».

Come le vengono in mente gli sketch che hanno così tanto successo? Cosa mi dice di quello su Valentino Rossi e Marquez?

«Lo sketch su Valentino e Marquez avevo intenzione di farlo fin dall'inizio delle gare, ma ho aspettato la gara finale per avere più elementi a disposizione, come la partenza da ultimo del mitico Vale».

Chi sarà la sua prossima "vittima", magari la Roma di Pallotta visto l'esonero di Garcia?

«Sono tifosissimo della Roma, non riuscirei mai a fare uno sketch sulla mia squadra del cuore, mi renderebbe triste. Io sono uno di quelli che ogni domenica guarda le partite dal "giardinetto" di Antonello Venditti (Ride n.d.r.)».

Come mai la gente non va più allo stadio? Quali sono i problemi del calcio di oggi?

«Credo che ogni cambiamento serva a qualcosa. Se i tifosi non sono più come un tempo vuol dire che c'è qualcosa che non va. Noto, però, che le curve sono sempre unite ma le società un pò meno. Forse i dirigenti sportivi dovrebbero ascoltare di più il tifo delle squadre e magari anche accontentare qualche richiesta».


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