Buon compleanno, Sir Arthur Conan Doyle

L'ideatore del personaggio di Sherlock Holmes nacque 156 anni fa a Edimburgo: raccontò l'impresa di Dorando Pietri all'Olimpiade di Londra del 1908
Buon compleanno, Sir Arthur Conan Doyle
Bruno Bartolozzi
3 min

ROMA - Arthur Conan Doyle nacque 156 anni fa a Edimburgo, il 22 maggio del 1859. L’ideatore del ciclo di romanzi polizieschi più noti della letturatura, il cui protagonista è Sherlock Holmes, fu sostanzialmente adottato da una famiglia di giornalisti e non abbandonò mai l’idea di raccontare lo sport. Come si conveniva ad ogni giovane borghese cresciuto in epoca vittoriana si dedicò intensamente all’attività fisica, dal football al cricket, dalla boxe allo sci. Fu incaricato dal giornale londinese Daily Mail di riferire dei grandi fatti dell’Olimpiade di Londra del 1908. Memorabile la sua cronaca dell’arrivo dell’italiano Dorando Pietri allo stadio olimpico, alla White City di Londra, il 24 luglio in una giornata di caldo torrido. La storia è nota ed è noto che il padre di Holmes lanciò una colletta tra i lettori del Daily per premiare l’atleta emiliano crollato nel finale, soccorso e per questo squalificato nella maratona. Il romanziere scozzese riuscì a raccogliere circa 310 sterline, poco più di 40.000 euro attuali.

AIUTO A PIETRI - Nel 1995, addirittura, si ritenne che fosse proprio Doyle ad aiutare Pietri, secondo un’indiscrezione, avvalorata proprio dal Daily e raccolta in Italia da Ardengo Cortini. Doyle, secondo questa versione, sarebbe il signore alla sinistra del corridore italiano, alla destra guardando la foto. L’informazione sarebbe arrivata al giornale inglese e pubblicata nel tradizionale numero del giovedì, il secondo di gennaio del 1995, a firma Donald Trelford. L'articolo riporta una testimonianza di un lettore gallese, tale Brian Blandford.Ora si ritiene abbastanza diffusamente che non sia andata secondo la ricostruzione postuma del quotidiano inglese: l’ufficiale di gara Jack Andrew e il medico di gara, il dottor Bulger furono i protagonisti del gesto che cosò la squalifica del maratoneta emiliano che attirò la simpatia persino della principessa Alessandra presente all’arrivo. Ecco Doyle: “La gran festa olimpica per cui tutti stavano aspettando viene strangolata nella culla. Attraverso la porta striscia stanco un uomo esausto ... Sembra sconcertato dall'immensità della folla... Entra e prende la direzione sbagliata ... con l'aria sognante di una persona rapita, ma le sue condizioni sono quelle di un uomo esausto. Alcuni incaricati lo indirizzano verso il percorso corretto. Trotterella per alcune stanche yards come un uomo rigalvanizzato; poi il trotto scade in un crawl lento, così lento che i funzionari possono camminare abbastanza piano al suo fianco per tenegli il passo”. A sole 385 yards Dorando – un ventiduenne pasticciere di Carpi, in provincia di Bologna – crolla. "Santo cielo, egli è svenuto; è possibile che in questo ultimo momento il premio possa scivolare tra le dita? Tutti gli occhi vanno all'arco scuro di entrata nella pista dello stadio. Nessun avversario è ancora apparso… Grazie a Dio è di nuovo in piedi - le gambette rosse riprendo ad andare incoerentemente, ma battere il tempo giusto è dura, anche se appare guidato da una volontà suprema. C'è un gemito mentre cade ancora una volta, e un applauso mentre barcolla in piedi…. Ogni volta che Dorando cade il medico tozzo lo massaggia per mantenere il ritmo del suo cuore . Cade ancora... Ho intravisto lo spavento, la faccia gialla, gli occhi inespressivi, vitrei”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA