Marco Mazzoli sbarca al cinema: «Vi racconto la mia prima volta»

Il deejay radiofonico più famoso in Italia racconta il suo esordio al cinema: «Ho portato il mio Zoo sul grande schermo. Il trans? Macchè gossip, ecco come è andata...»
Marco Mazzoli sbarca al cinema: «Vi racconto la mia prima volta»
Alessandra Vaccaro
6 min

ROMA - Oltre quattro milioni di ascoltatori al giorno fanno de Lo Zoo di 105 uno dei programmi più seguiti in Italia. Il merito? Tutto di Marco Mazzoli, il deejay che quel format l'ha ideato e regalato agli italiani. Perchè, in fondo, quando si torna a casa dal lavoro oppure si sta per iniziare il turno non è mai un bel momento e ascoltare discorsi coloriti e piccanti, in macchina imbottigliati nel traffico, non può che far piacere. Un programma tacciato di volgarità, che, però, continua a conquistare una fetta sempre più grande di italiani, tanto da arrivare al cinema con una storia vera. Quella della vita di Marco Mazzoli. Un giovane che non è mai stato il primo della classe ma, a parole e a fatti, quel successo che voleva l'ha raggiunto. Dalle radio locali della Lombardia a microfini più importanti. La vita di Marco è raccontata nel suo film autobiografico, On Air. La collaborazione con Radio 105 è arrivata nel 1998. Nel maggio del 2002 Mazzoli ha la brillante idea di aprire una puntata dello Zoo insultando l'allora suo tecnico Gibba. Mazzoli viene sospeso ma la Radio italiana sente la sua mancanza e dopo circa due mesi viene richiamato come capobanda dello Zoo. Nel 2011 esce il suo libro "Radiografia di un DJ che non piace", scritto con il cugino scrittore Davide Simon Mazzoli, edita da Rizzoli e l'anno successivo pubblica anche "Non mollare mai! - Sfighe e rivincite dello Zoo di 105". A distanza di 4 anni arriva sul grande schermo con On Air, che da ieri è nelle sale cinematografiche italiane.

Dalla Radio al cinema, come nasce On Air?

«Era il mio sogno arrivare al cinema. Parlando con mio cugino Davide, regista del film ci siamo detti "proviamo a scrivere una sceneggiatura". E ha fatto tutto lui»

E' vero che tuo cugino ha montato il film in collegamento via Skype dall'America?

«Si si, è verissimo. Ha fatto davvero tutto lui ed è stato bravissimo»

Di solito i film autobiografici raccontano le gesta di un personaggio morto..Hai fatto qualche gesto scaramantico?

«E' un continuo grattarsi. Io ho pensato di fare un altro paio di film e poi di morire felice»

Il miglior pregio e il peggior difetto di Marco Mazzoli...

«Per i difetti non saprei da dove iniziare. Ne ho davvero troppi. Non so come mi facciano a sopportare gli altri. I pregi...Ho un cuore grande. Sono una persona molto generosa e altruista. Magari dall'esterno può sembrare che sono una persona cattiva ma è il contrario: sono un buono»

Adesso per te si pone un bel dilemma: continuerai a fare radio oppure nel futuro vedi il cinema?

«Il cinema è molto affascinante come mondo ma ha dei tempi lunghissimi. E' molto lento. La radio, invece, è efficace e veloce. Non mi toglieranno mai il microfono dalle mani: è la mia vita»

Lo Zoo è sempre stato criticato per essere volgare. In Tv però si vedono cose molto più volgari...

«Credo che la volgarità sia tutt'altro. Le parolacce si sentono in televisione in prima serata, non capisco perchè non si possano dire in radio. Il mio lavoro mi permette di entrare in confidenza con gli ascoltatori perciò parlo a loro come se fossero dei miei amici. E' più volgare un telegiornale, che tenta di strappare le lacrime ai telespettatori che non una battuta piccante».

Quanto ti ha imbarazzato fare il servizio sulle Iene? 

«E' stata una cosa bizzarra. Non mi ha creato imbarazzo, piuttosto mi ha fatto divertire e credo che anche il pubblico ha riso parecchio»

Alla fine hai fatto pace con tua moglie dopo il falso gossip con il trans?

«Con mia moglie è tutto ok adesso. Nessuno sapeva del servizio delle Iene quindi ho dovuto mentire anche con lei che sta a 8000 km di distanza. E' stato un po' difficile ma è finito tutto per il meglio»

La Polizia ti ha preso mentre correvi nudo per le strade di Milano?

«La Polizia è stata allertata davvero e mi sono dovuto nascondere nel tendone di un ristorante. Mentre correvo c'era una macchina con dei ragazzi. Erano ascoltatori dello Zoo di 105 e mi hanno protetto dalle guardie. E' stato molto divertente»

E degli scherzi. Cosa mi dici?

«Lo scherzo più bello me lo sono fatto da solo. Mentre correvo nudo  è caduto un sacco di volte la calza che mi copriva i genitali. Abbiamo fatto un sacco di scherzi ma non sono stati mandati in onda tutti. Quello a Mastrota mi ha fatto morire dal ridere. Ho chiamato anche Sgarbi fingendomi un suo figlio e Al Bano facendogli i complimenti per il vino della sua azienda»

Con lo sport che rapporto hai? Sei uno che lo pratica o preferisce guardarlo?

«Dalla pancetta che si è vista nel servizio delle Iene si nota che sono uno che sta seduto dalla mattina alla sera. Dovrei mettermi all'opera. L'unico sport che mi interessa è il Basket ma solo perchè un mio collega è un grande appassionato e mi rompe le scatole dalla mattina alla sera parlandomene»

Calcio?

«Zero. Non capisco nulla. Quando sono stato ospite a Tiki Taka non sapevo neanche di cosa stessero parlando»

Lo Scudetto chi lo vincerà quest'anno? Napoli o Juventus?

«Da buon milanese spero vinca la squadra della Madonnina: il Napoli». Ride.

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