WWE Wrestlemania. Stasera a Milano e domani a Firenze il Live Show

Intervista a Kevin Owens alias Owen Hart
WWE Wrestlemania. Stasera a Milano e domani a Firenze il Live Show
Sport & Style
3 min

GRANDE ATTESA PER GLI SHOW IN ITALIA DI STASERA E DOMANI - Il grande spettacolo della WWE, che conta milioni di fans in tutto il mondo, sbarca anche in Italia con due show completamente sold-out a Milano e Firenze.

Con una line-up di altissimo livello che comprende Roman Reigns, l'attuale campione WWE, questi incredibili atleti dai fisici possenti e dall'agilità quasi misteriosa date le loro dimensioni, sono pronti a darsi battaglia sul ring per la gioia dei fans italiani.

A Milano oggi 13 aprile al Mediolanum Forum e domani 14 aprile al Nelson Mandela Forum di Firenze, vedremo all'opera il campione Roman Reigns, il guerriero celtico Sheamus, il bulgaro Rusev, la Big Red Machine Kane, il lottatore delle paludi Bray Wyatt assieme ad un componente della sua famiglia di scapestrati, Eric Rowan.

Sarà uno spettacolo imperdibile e un'occasione per vedere lottare da vicino questi grandi campioni. Ma come dice il claim della WWE: “don't try this at home!” Non provateci a casa. Loro hanno passato ore ed ore in palestra, voi rischiate l'osso del collo. Buon divertimento!

Nel frattempo, abbiamo sentito al telefono uno di loro, il canadese Kevin Owens, che in Italia conta parecchi fans. 

Come sei diventato un wrestler?

All'età di 11 anni ho visto il mio primo match di wrestling con mio padre: guardavamo le videocassette della allora WWF (ora WWE) ed è stata una folgorazione. Ho sempre voluto diventare un wrestler professionista e in Quebec, la zona del Canada da cui provengo, esiste una tradizione consolidata: se da ragazzo non giochi a hockey o a calcio, andare in palestra a “fare la lotta” è una cosa abbastanza normale.

Il tuo vero nome è Kevin Steen, ma l'hai cambiato in onore di Owen Hart. Cosa significa per te?

Hart è stato un punto di riferimento per tutti i wrestler canadesi di nuova generazione, una vera leggenda. E' un tributo a lui e a tutto quello che ha fatto sul ring, tanto che anche mio figlio si chiama Owen Steen.

Sei nella classifica di Sport Illustrated tra i migliori 100 atleti “social”: sei molto attivo su Twitter infatti. Cosa rappresentano i social nella vita di un atleta professionista?

Quando suona la campanella sul ring sono un atleta professionista e vivo per quello, ma quando sono fuori dal ring, sono soltanto l'uomo che sono: se c'è qualcosa di divertente da dire lo dico. Non mi trattengo solo perché devo continuare ad interpretare un personaggio. Twitter è una delle cose che mi diverte e in cui riesco ad esprimere meglio la mia personalità senza dover essere un personaggio. Finora sono riuscito a unire le due cose piuttosto bene e mi diverto.

Ti vedremo in Italia? Sei nella line up di Milano o Firenze?

No. Non sarò nella line-up degli eventi a Milano e Firenze, ma spero di poter venire in Italia nei prossimi eventi WWE. So di avere molti fans e mi farebbe piacere che mi vedessero all'opera dal vivo. 


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