© ANSABOLOGNA - Nelle prossime tre partite, Sassuolo, Chievo e Fiorentina, nel trittico che andrà a chiudere il mese di ottobre e che il Bologna giocherà da domenica 23 a sabato 29, la casella vuota del centravanti (Destro tornerà, forse, il 6 novembre con la Roma) andrà in qualche modo riempito. E Floccari diventa la prima carta in mano a Donadoni. La sua presenza garantisce un equilibrio alla squadra che - per esempio - Sadiq - subentrato domenica - non riesce ancora a dare. Il nigeriano questa settimana lavorerà molto sui movimenti d’attacco. Deve capire come muoversi. E deve farlo in fretta se vuole insidiare Floccari, o comunque entrare in ballottaggio con lui. Contro la Lazio Sadiq sembrava un pesce fuor d’acqua, correva spesso a caso, come una pallina da flipper. Di fatto non era di grande aiuto ai compagni di squadra. Donadoni e il suo staff cercheranno di lavorare proprio in questa prospettiva.
LA STAFFETTA - Ci sarebbe anche un’altra possibilità: quella di schierare Verdi come prima punta. Può farlo, ne ha le qualità. Ma il Verdi migliore visto in questo inizio di campionato, e il più utile alla squadra, è quello che parte da destra: spostarlo da lì significa restringere l’orizzonte delle sue giocate e piallare verso il basso le soluzioni offensive dell’attacco rossoblù. Considerate le condizioni fisiche non al top sia di Floccari che di Sadiq, diventa molto concreta - per entrambi - l’ipotesi di un part-time per le prossime partite. Una staffetta, in attesa del rientro di Destro.