Serie A Bologna, Mihajlovic: «Gara con l'Inter un investimento per il futuro»

Il nuovo tecnico: «Palacio? Ha 36 anni ma è il giocatore più in forma. Ai miei ragazzi chiedo intensità, si stanno impegnando. Lyanco? Può giocare dall'inizio»
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BOLOGNA - Il Bologna, atteso dal diffcilissimo match contro l'Inter di San Siro di domani, è chiamata a dare una svolta alla propria stagione, finora disastrosa. E' ancora vivido nella mente dei tifosi  felsinei la pesantissima sconfitta casalinga contro il Frosinone. A Sinisa Mihajlovic, neo tecnico rossoblu dopo l'esonero di Pippo Inzaghi, il compito di raddrizzare la rotta: "Mi dà fiducia che i ragazzi abbiano inteso il mio modo di vedere calcio. Si stanno impegnando. Ci vuole tempo ma è importante che ci provino, sbagliando ma senza perdere fiducia. Domani risultato importante ma interessa di più la prestazione". Il livello atletico non è dei peggiori: "Fisicamente stanno bene, manca un po’ d’intensità. Alleno in un modo mio, può piacere o meno, ma voglio intensità".

SULL'INTER - A San Siro il Bologna troverà un'Inter ferita, reduce dall'eliminazione ai rigori dalla Coppa Italia contro la Lazio: "L'Inter non sta attraversando buon momento. Ho giocato a San Siro, so com’è il pubblico: se riusciamo a fare le cose che abbiamo provato, possiamo metterli in difficoltà. Dipenderà da noi, anche se può sembrare strano dirlo. La gara di domani è un investimento per il futuro al di là il risultato". Il risultato contro il Frosinone pesa come un macigno: "La sconfitta è pesante ma non dobbiamo farci condizionare dall’idea di partire già sconfitti. Dobbiamo fare quello che abbiamo provato, con intensità e sono convinto che così ci salveremo". Mihajlovic poi si sofferma sui singoli: "Sansone ha un affaticamento, non parte con noi. Anche Dzemaili non è disponibile anche se sta bene ma ha fatto un solo allenamento. Lyanco può giocare dall’inizio. L’abbiamo preso per giocare: è veloce, cattivo, ha personalità. Poi come tutti i difensori brasiliani fa qualche fesseria ma con Danilo possono sposarsi bene. Edera lo conosco bene e mi piace molto. Ha più gamba di Orsolini e più concreto. Poi vedremo chi giocherà. Il mercato di gennaio è difficile, a noi servono giocatori già pronti e che possono fare la differenza. Non prendo uno tanto per prenderlo. Ho chiesto Lyanco ed Edera perché li conosco e so quello che ci possono dare. La società ha fatto quello che ha potuto, le altre non si sono rinforzate più di noi".

SU PALACIO - Il tecnico serbo continua: "Dopo questi allenamenti ho sostanzialmente confermato le impressioni che avevo da fuori. Su un paio di elementi ho rivisto qualcosa, ma nulla di clamoroso. Le idee che mi ero fatto sono state confermate dal campo". Chiosa su Rodrigo Palacio: "Quello che conta è il mio rapporto con lui, non quello che mi dicono altri. Oggi è il giocatore più in forma: è un bene ma anche un male, ha 36 anni: vuol dire che gli altri non stanno granché! (ride, ndr). Giocando centrale fa meno fatica e resta più lucido, però l’infortunio di Sansone mi obbliga a rivedere questa idea".

LA SALVEZZA E' UN MIRACOLO - Mihajlovic è sicuro di poter salvare i rossoblu: "Sono venuto qui perché sono convinto di potercela fare, altrimenti potevo stare a casa senza ansia. Sono 34 anni che non facevo vacanze estive e mi ha fatto molto strano. A giugno e dicembre ho rifiutato altre offerte in Italia perché volevo andare all’estero ma quando è arrivata l’offerta del Bologna non ho avuto dubbi. Ho pensato: ci vuole un miracolo, se ci riesco sarà una bella cosa. Dentro di me avevo la convinzione di accettare. Non lo so se basto io per salvare il Bologna ma sicuramente darò il massimo come daranno il massimo tutti i giocatori". Anche Destro ha fatto una buona impressione a Mihajlovic: "Gli ho fatto rivedere gli allenamenti perché è stato uno dei migliori. Deve continuare così per dare una mano alla squadra. Penso di farlo giocare ma devo valutare bene quanto minutaggio abbia nelle gambe. Non voglio correre il rischio di un cambio obbligato".

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