Bologna, Mihajlovic: «Roma forte, ma non partiamo battuti. Zaniolo? Spero non stia bene»

Il tecnico del club emiliano sulla sfida di domani sera all’Olimpico: «I giallorossi sono più forti ma possiamo metterli in difficoltà. Sono laziale, ma per me non è una rivincita»
Bologna, Mihajlovic: «Roma forte, ma non partiamo battuti. Zaniolo? Spero non stia bene»© LAPRESSE
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Sinisa Mihajlovic torna in quell’Olimpico che lo ha visto protagonista con la maglia della Lazio. Il tecnico del Bologna domani affronterà la Roma per centrare il terzo risultato utile consecutivo e per mantenere vive le speranze di salvezza del club emiliano. In conferenza stampa il serbo non ha nascosto le insidie della partita: «La Roma è più forte, lo sappiamo. Ma sappiamo anche che possiamo metterli in difficoltà. Giocare all’Olimpico è complicato, al di là di come stanno i giallorossi fisicamente e mentalmente. Ma a noi non cambia nulla: per fare risultato dobbiamo giocare una grande partita, di certo non partiamo battuti».

ZANIOLO - Il tecnico ex Inter ha poi parlato del giocatore rivelazione della Roma, Nicolò Zaniolo: «È un giovane di grande prospettiva, è decisivo ovunque giochi. Fisicamente forte, tecnicamente bravo. Non so a chi possa assomigliare, è all’inizio della sua carriera e non voglio accostarlo ad altri giocatori. Non deve montarsi la testa ma lavorare per dare sempre di più. Speriamo che domani non stia così bene (ride, ndr)».

ROMA - La parentesi iniziale in giallorosso, poi una carriera che è decollata negli anni in cui ha vestito la maglia della Lazio, la sua squadra del cuore: «Mia moglie è romana e romanista, i miei figli sono nati a Roma, la mia città adottiva avendo giocato con entrambe le squadre. Io sono laziale, non l’ho mai nascosto, però sono un professionista e cerco sempre di fare il massimo per la società per la quale lavoro. Non ho nessun tipo di rivincita da prendermi, sono passati tanti anni. I romanisti sono tra le tifoserie migliori in Europa, un tifo esigente e caldo».

BOLOGNA - Sulle scelte di formazione per la partita di domani: «Santander e Destro stanno bene. possono giocare entrambi, anche insieme. Prima del mio arrivo Santander era il titolare e Destro la riserva,  ma con il nuovo allenatore si azzera tutto. Gioca chi sta meglio durante la settimana. L’assenza di Palacio? È un giocatore importante per noi, fa sempre la differenza anche a 37 anni. Chi giocherà al posto suo dovrà fare di tutto per non farlo rimpiangere».


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