Calciomercato Diawara, Bologna pronto a causa milionaria

Il giocatore si è fatto visitare da una clinica psichiatrica, ma il club gli chiederà un risarcimento dai 5 ai 10 milioni
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BOLOGNA - Una settimana dopo l'ammutinamento, il futuro di Diawara appare incerto. Nei giorni scorsi è comparso un certificato medico di una casa di cura psichiatrica, la San Rossore, (che si trova sia a Pisa che a Massa Carrara), in cui il giocatore si è fatto visitare. La diagnosi è presto fatta: stress, con una prognosi di 15 giorni. Una volta ricevuto il certificato medico in sede, il Bologna ha contattato la psichiatra che ha visitato Diawara, la dott.ssa Doria che, come da prassi, avrebbe girato al club la lista dei farmaci che il giocatore dovrà assumere e, a precisa domanda, ha spiegato che la patologia di cui soffre Diawara non è incompatibile con l’attività fisica.

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LA CAUSA - Il Bologna così ha fatto partire una raccomandata per convocare immediatamente Diawara in ritiro. Al giocatore, tramite le persone a lui più vicine, viene spiegato che - a fronte di un’altra defezione - il club rossoblù ha già prodotto tutta la documentazione necessaria per andare al Collegio Arbitrale. L’obiettivo è chiedere un risarcimento. Ovviamente il Bologna non mira alla rescissione del contratto, punta invece a mantenere il vincolo (Diawara ha un contratto fino al 2020) e ad avere un risarcimento, che verrà quantificato anche a seconda degli sviluppi di mercato. Il risarcimento si fonda su: 1) danno di immagine al club; 2) deprezzamento del cartellino e quindi del valore patrimoniale messo a bilancio e 3) ritardo di preparazione. Che risarcimento è pronto a chiedere il Bologna? Dai cinque ai dieci milioni. 

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