FIRENZE - Nella mattinata di ieri, Zarate si è incontrato con Corvino. Un faccia a faccia chiesto dal giocatore dopo che Paulo Sousa lo ha messo progressivamente alla periferia della squadra (giovedì sera ha evitato anche di farlo scaldare nella gara di Europa League). Zarate ha manifestato al dirigente di sentirsi in eccellenti condizioni fisiche, di essere pronto a giocare o anche andare in panchina. Così si sente assolutamente messo da parte.
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I MOTIVI - Zarate, pur riconoscendo di essersi allontanato per andare a trovare la moglie in ospedale, ha spiegato di essere stato punito, ma di non capire perché adesso nessuno gli abbia detto più niente. "Neppure una parola dal tecnico sulla situazione della mia famiglia", è stato più o meno lo sfogo di Zarate. Ma ha sempre negato di volersene andare da Firenze. Anzi ha ribadito che intende restare, negando anche l'eventualità di una divisione consensuale a gennaio. Certo che adesso diventa fondamentale l'atteggiamento della società. Sull'argomento Corvino è stato interlocutorio: "Il mercato è chiuso. Parliamo del presente". Sarà comunque necessario un chiarimento fra giocatore e allenatore, perché vivere da separati in casa è la peggiore delle soluzioni.
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