Calciomercato Fiorentina, Corvino: «Abbiamo aperto un nuovo ciclo»

Il direttore generale viola in conferenza insieme al ds Freitas: «Le cessioni? Abbiamo reinvestito il 75%. Ceduto chi voleva andare via»
Calciomercato Fiorentina, Corvino: «Abbiamo aperto un nuovo ciclo»
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FIRENZE - I due uomini del mercato della Fiorentina, Pantaleo Corvino (direttore generale) e Carlos Freitas (direttore sportivo), hanno fatto il punto in conferenza stampa sulle trattative portate a termine dal club in questa sessione estiva. "Abbiamo lavorato in questi tre mesi per aprire un nuovo ciclo - ha dichiarato Corvino - e gettare le basi per una Fiorentina che torni ad essere competitiva in Italia e, un domani, anche in Europa". Oltre 50 operazioni concluse, 32 in uscita e 20 in entrata, compresi alcuni giovani di prospettiva. "Il 75% di quanto ricavato dalle cessioni è stato reinvestito - ha spiegato il dg - mentre il restante 25 è servito e servirà al comparto aziendale, sennò il rischio è creare nuovi debiti e non migliorare mai". Corvino ha precisato che molti addii sono dipesi dalla volontà dei calciatori di abbandonare il progetto viola: "Qualcuno ha detto basta. C'è chi ce lo ha detto in faccia e lo abbiamo apprezzato, chi invece no, e questo lo abbiamo apprezzato di meno". Sulla società e sul possibile addio dei Della Valle: "Questo è il mio nono anno a Firenze e non ho mai sentito la proprietà vicina come quest'anno, compreso Diego Della Valle, a dimostrazione di quanto la nostra proprietà, come tutti noi e tutti i tifosi, tengano a cuore la Fiorentina".

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LE PAROLE DI FREITAS - Carlos Freitas ha parlato dei singoli: "Bruno Gaspar è un giocatore che negli ultimi quattro anni ha fatto bene, saprà coniugare al meglio la fase difensiva e quella offensiva. Un rimpianto? Chi fa il nostro lavoro sogna sempre di prendere Neymar, Messi e Ronaldo, ma non si poteva fare… Nell'arco del tempo vedrete una gran bella squadra". Sulla cessione di Diks: "Il calcio olandese ha caratteristiche specifiche, diverse da quelle del calcio italiano. Lì molti attaccanti competono per la scarpa d'oro. Per Diks abbiamo pensato di farlo tornare nel suo paese per crescere ancora e per fargli giocare la Champions League".

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