Calciomercato Bologna, Saputo al bivio Donadoni

Il patron tra due alternative: continuare sul progetto già previsto o cambiare strada?
Calciomercato Bologna, Saputo al bivio Donadoni© FOTO SCHICCHI
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BOLOGNA - La prossima settimana Joey Saputo sarà in città, in agenda c’è un CdA. E’ già previsto da tempo un ultimo esborso per coprire le perdite degli esercizi, e sono già state fissate anche una serie di riunioni per scegliere la direzione da prendere nel prossimo campionato.  Non tira una bella aria dentro Casteldebole. Se da una parte gli aspetti amministrativi e finanziari soddisfano le previsioni e rendo molto stabile il club, a vacillare è il progetto tecnico. E allora perché non cambiare rotta, perché non sostituire Donadoni? A questa domanda ci sono due risposte. Da una parte i buoni rapporti del tecnico che ha la fiducia di tutti, che ne apprezzano professionalità ed esperienza. Ma è la seconda a incedere di più: Donadoni ha un altro anno di contratto e i 4,5-4,8 milioni circa di costi che comprendono il suo e quello del suo staff sono quasi l’8-10% del fatturato, soldi che in caso di licenziamento il Bologna dovrebbe continuare a pagare, oltre a un nuovo tecnico e un nuovo staff.    

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CESSIONI - Se il tecnico dovesse dare le dimissioni il Bologna potrebbe ripartire con un nuovo progetto tecnico (ma perchè mai dovrebbe farlo?). D’altro canto, però, le scelte fatte in questi anni verrebbero quasi azzerate. L’arrivo di Saputo servirà proprio a a capire che strada il Bologna dovrà prendere per ridare un po’ di energia a una piazza che pare averne persa, soprattutto in questo ultimo segmento di campionato. Serve però un progetto forte. Per la prima volta da quando Saputo è diventato azionista di maggioranza, il bilancio potrebbe essere chiuso con il segno più, ma i soldi per il mercato continueranno a essere pochi, o comunque in linea con quanto Saputo aveva previsto nel suo famoso piano triennale. Niente è però così rigido e immutabile. Se qualcuno dovesse proporre a Saputo un progetto tecnico molto più ambizioso e coraggioso, magari chiedendo altri fondi per l’acquisto di calciatori, non è da escludere che il chairman sposti l’asticella e torni a erogare capitale. 10-15 milioni in più, liquidità da investire su prospetti di sicuro valore. Al momento lo scenario è difficile, quasi impossibile, la sconfitta contro il Chievo ha lasciato molta amarezza e le riflessioni vanno da più parti.   

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PROGETTO - Anche la questione Simone Verdi non è un aspetto secondario. Il giocatore ha espresso il piacere di restare a Bologna. Lo farebbe davvero? Appare più che un desiderio un gioco delle parti per costruire un exit strategy. Anche perchè senza i 15-20 milioni o più che il club potrebbe incassare dalla sua cessione fare un mercato competitivo è veramente dura, e la vendita del solo Mattia Destro non basta. Posticipata a dopo l’Udinese, la visita di Saputo in città darà modo di risolvere molte questioni.


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