PARMA - Nei giorni scorsi Andrea Galassi, direttore sportivo del Parma, ha spiegato con sano realismo che, prima di stare a perdere tanto tempo in elucubrazioni sulle possibili evoluzioni della squadra in vista della Lega Pro, sarà necessario aspettare il summit societario in cui verrà definito il budget di spesa per il prossimo anno. Già. Perché tutto dipenderà da quello.
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JOLLY - Fuori da queste nebulose prospettive resta, di sicuro, Ciccio Corapi, che domenica dal dischetto ha segnato il gol dell’1-1 contro il San Marino evitando al Parma la prima sconfitta stagionale. Lui ha già fatto sapere di restare volentieri, la società è contenta di quanto ha fatto e si tratterà solo di accordarsi sulla durata e lo spessore del contratto. Ma Corapi sarà la pietra angolare del nuovo Parma. Ha occupato tre o quattro posizioni diverse in questa stagione, ma il meglio lo ha dato da centrale, con libertà di avanzare, inserirsi e andare al tiro perché il suo «gemello» Giorgino gli copriva le spalle. Poi Apolloni ha cominciato a ritagliargli addosso compiti nuovi e lui s’è un po’ perso, pur confermandosi sempre tra i più dinamici e generosi. La partita con il San Marino, domenica scorsa, soprattutto per l’atteggiamento «aperto» degli ospiti, appena retrocessi, potrebbe essere stata un bell’antipasto di quelle che attendono i crociati l’anno prossimo. «E’ così - ammette Corapi - il San Marino ha cercato di fare la sua gara, mentre tante altre squadre pensano solo a chiudersi e limitare i danni. Noi però avevamo sofferto poco. Dopo il gol e alcune nostre variazioni tattiche li abbiamo schiacciati e secondo me, viste le occasioni avute e i due clamorosi pali colpiti, avremmo meritato di vincere».
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