Parma, si riparte dal sì di Corapi

Sarà lui la pietra angolare della squadra della Lega Pro nella prossima stagione
Parma, si riparte dal sì di Corapi© Getty Images
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PARMA - Nei giorni scorsi Andrea Galassi, direttore sportivo del Parma, ha spiegato con sano realismo che, prima di stare a perdere tanto tempo in elucubrazioni sulle possibili evoluzioni della squadra in vista della Lega Pro, sarà necessario aspettare il summit societario in cui verrà definito il budget di spesa per il prossimo anno. Già. Perché tutto dipenderà da quello.

La Lega Pro affrontata per vincere subito ha un costo, affrontata per assestarsi un altro. I giocatori attualmente in rosa che la società intende confermare andranno messi sotto contratto ex novo perché quelli dei Dilettanti durano un solo anno e anche se nel caso dei vari Corapi, Guazzo e Miglietta sono stati presi impegni per un prolungamento sono stati di natura verbale. Ci si è in pratica fidati sulla parola. Poi le ambizioni di partenza determineranno anche l’incidenza dei giovani nella rosa. Se 5 sono il minimo obbligatorio è chiaro che chi vuol puntare alla serie B non ne ingaggerà molti di più, ma altre realtà invece gli daranno più spazio, vuoi per contenere i costi vuoi per accedere agli incentivi riservati a chi attua la linea verde.

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JOLLY - Fuori da queste nebulose prospettive resta, di sicuro, Ciccio Corapi, che domenica dal dischetto ha segnato il gol dell’1-1 contro il San Marino evitando al Parma la prima sconfitta stagionale. Lui ha già fatto sapere di restare volentieri, la società è contenta di quanto ha fatto e si tratterà solo di accordarsi sulla durata e lo spessore del contratto. Ma Corapi sarà la pietra angolare del nuovo Parma. Ha occupato tre o quattro posizioni diverse in questa stagione, ma il meglio lo ha dato da centrale, con libertà di avanzare, inserirsi e andare al tiro perché il suo «gemello» Giorgino gli copriva le spalle. Poi Apolloni ha cominciato a ritagliargli addosso compiti nuovi e lui s’è un po’ perso, pur confermandosi sempre tra i più dinamici e generosi. La partita con il San Marino, domenica scorsa, soprattutto per l’atteggiamento «aperto» degli ospiti, appena retrocessi, potrebbe essere stata un bell’antipasto di quelle che attendono i crociati l’anno prossimo. «E’ così - ammette Corapi - il San Marino ha cercato di fare la sua gara, mentre tante altre squadre pensano solo a chiudersi e limitare i danni. Noi però avevamo sofferto poco. Dopo il gol e alcune nostre variazioni tattiche li abbiamo schiacciati e secondo me, viste le occasioni avute e i due clamorosi pali colpiti, avremmo meritato di vincere».

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