Lega Pro Parma, Scala, Minotti e Galassi: «Fiducia ad Apolloni»

Conferenza stampa congiunta del presidente, del responsabile dell'area tecnica e del direttore sportivo
Lega Pro Parma, Scala, Minotti e Galassi: «Fiducia ad Apolloni»© Getty Images
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PARMA - "Abbiamo voluto questo incontro, perché mi arrivano messaggi abbastanza antipatici riguardanti il nostro lavoro, la nostra società e la nostra squadra". Così il presidente del Parma, Nevio Scala ha introdotto la conferenza congiunta con il responsabile dell’area tecnica Lorenzo Minotti e il direttore sportivo Andrea Galassi: "Accetto le critiche, ma quando si oltrepassa la verità, devo intervenire. Nessuno di noi ha mai pensato di mettere in discussione qualcuno. Siamo un gruppo, una squadra: nel momento in cui le cose non vanno bene, siamo tutti responsabili. A cominciare dal sottoscritto. E’ ovvio che c’è qualcosa che va migliorato, stiamo facendo valutazioni che abbiamo sempre fatto quando le cose andavano bene. Vogliamo portare questa squadra ai livelli che la città desidera avere. Non capisco perché si deve mettere in discussione un tecnico che ha ottenuto questi risultati. Gigi non ha bisogno di essere difeso. Apolloni è il nostro allenatore. Gigi sta lavorando con una capacità invidiabile. Ha fatto qualcosa che resterà scritta negli annali di tutto il mondo: un mister che non perde neanche una partita, credo vada davvero apprezzato. Ci manca ancora qualcosa, ma il campionato è iniziato da poco. Dobbiamo continuare a lavorare, i risultati arriveranno. Apolloni non ha bisogno di essere difeso, perché non ci è mai passato per l’anticamera del cervello di metterlo in discussione. Se mettessimo in discussione l’allenatore o il responsabile dell’area tecnica alla prima difficoltà, cadremmo nel banale comportamento del mondo del calcio. Gigi è l’allenatore più assistito al mondo, non esiste un allenatore così seguito, così amato, così stimato, così supportato, ma non difeso. Condividiamo tutti i giorni il suo operato. Ecco perché dico che Apolloni siamo noi. Stamattina ho parlato con Lucarelli, mi ha detto che quando si perde non si sta bene. Io gli ho risposto che le sconfitte aiutano a crescere e che, come squadra, devono convincersi del fatto che sono la squadra più forte del campionato".

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MINOTTI "Questa è una squadra nuova e abbiamo pressioni importanti. Ci è stato dato un mandato, vincere il campionato. Per questo obiettivo dobbiamo lavorare,  le prestazioni sono state alterne. Poi, c’è stata l’ultima sconfitta, in cui la squadra è mancata come approccio, è stato un passaggio a vuoto. Dobbiamo calarci nella mentalità di un campionato complicato. I cavalli vincenti, però, si vedono alla fine. Sono convinto delle scelte che abbiamo fatto. Anch’io speravo di iniziare in maniera migliore, ma quando vengo qui, quotidianamente, e vedo questa squadra lavorare, sono fiducioso. Non sarà facile arrivare primi in carrozza, ma ce la giocheremo. La nostra intenzione è di tesserare Agostinho Cà. Dobbiamo fare solo alcune verifiche, perché è insorta una nuova situazione. Il Barcellona potrebbe vantare dei diritti di formazione. Se ci sono dei parametri economici adeguati, il ragazzo lo prendiamo".

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GALASSI - "Ritengo che questa squadra non abbia ancora espresso appieno il proprio potenziale. Molti giocatori hanno margini importanti. L’inserimento di tanti giocatori nuovi comporta di dare il tempo alla squadra di avere una propria fisionomia. Credo che questa squadra farà quello che deve fare. Per ciò che concerne il mercato, noi riteniamo che l’organico che sia già sufficiente. Vedremo. Se a gennaio riterremo che saranno necessari rinforzi, allora interverremo. Non creiamo, ora, alibi dicendo che ci mancano delle pedine, perché non è così. Qui ci sono giocatori che l’anno scorso hanno fatto la B. Tutti speravamo di avere più punti, però non si può dire che è tutto sbagliato. Mi sembra la si stia facendo più grossa di quello che è. Questo tipo di progetto ha bisogno di tempo. Ci sono segnali incoraggianti. Quello che mi dispiace è vedere questo isterismo collettivo. Non possiamo buttare tutto quanto di buono abbiamo fatto in questo anno. Non esistono squadre perfette. Dateci tempo, ci vuole un pochino di più di pazienza e buonsenso nelle valutazioni".

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