Serie A Parma, ecco Pizzarotti: «La salvezza per noi equivale ad uno scudetto»

Il nuovo presidente: «A questo ruolo dedicherò tutto me stesso. Socio di maggioranza? Stiamo cercando il profilo ottimale. Faggiano e D'Aversa ci hanno impressionato fin da subito»
Serie A Parma, ecco Pizzarotti: «La salvezza per noi equivale ad uno scudetto»
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PARMA - Annunciato da poche ore come nuovo presidente del Parma, Pietro Pizzarotti si è presentato ai tifosi e alla stampa in conferenza stampa: "Chiamatemi Pietro" esordisce il nuovo numero uno ducale, che interrogato se sia più grande l’emozione o la responsabilità, risponde: “Entrambe. È un ruolo che mi dà una grandissima emozione, e allo stesso tempo mi fa sentire il peso di una grande responsabilità. Peso che è sicuramente più leggero sapendo di essere circondato da persone che mi aiuteranno molto in quest’esperienza. È un ruolo molto, molto importante al quale posso dire senza ombra di dubbio che dedicherò tutto me stesso”. Con la nomina di Pizzarotti si rafforzano i legami tra la città e una società dalle forti radici parmigiane: “La componente parmigiana è sempre stata forte sin dall’inizio di questa rinascita. Penso ai soci di Nuovo Inizio ma anche a Parma Partecipazioni Calcistiche. Una società moderna deve imparare dal proprio passato, certo, ma deve sempre guardare al presente e gettare le basi per il futuro. Serve molta attenzione dal punto di vista finanziario, perché questo Parma non deve mai fare il passo più lungo della propria gamba, senza dimenticare le esigenze legate al raggiungimento del proprio obiettivo. La salvezza per noi equivale a uno Scudetto, un sigillo su un’impresa sportiva – la risalita immediata dalla D alla A – che forse ancora fatichiamo a mettere a fuoco”

NUOVO SOCIO - Pizzarotti non esclude la possibilità di far entrare nel Parma un socio di maggioranza: “Amare il calcio e viverci a contatto non ti trasforma automaticamente in imprenditore sportivo. La nostra passione è sempre stata forte, ricordo ancora quando con Marco Ferrari e Giacomo Malmesi negli anni ‘90 seguivamo il Parma, spesso anche in trasferta. Essere imprenditori sportivi significa però conoscere questo mondo alla perfezione. Nei prossimi mesi inizieremo la ricerca di un imprenditore specializzato che possa continuare a far crescere questa società e questa piazza. Per evitare situazioni poco credibili o perdite di tempo, nomineremo presto un advisor specializzato di primario standing internazionale, che ci guiderà in questa ricerca. Non abbiamo alcuna fretta in questo percorso, che non riterremo completato sino a quando non avremo identificato il profilo ottimale. Questa è la strada che abbiamo condiviso in questo momento”.

DEDIZIONE ALLA CAUSA - La formazione societaria di Nuovo Inizio ha legami che vanno oltre il semplice lavoro: “Credetemi quando dico che siamo prima di tutto un gruppo di amici. Questo Parma può davvero considerarsi una famiglia. È un gruppo nel quale ognuno ha i suoi ruoli ben precisi, senza “invasioni di campo” o gelosie. In Nuovo Inizio c’è una condivisione totale, ma dietro le quinte ci sono persone che lavorano tutti i giorni per far sì che si possa affrontare ogni tipo di ostacolo. Uno dei fattori che ha permesso questa scalata è il valore umano e professionale di tutti quelli che lavorano senza riflettori.”.

SU FAGGIANO E D'AVERSA - Il presidente non si dimentica del grande contributo che l'attuale ds e l'attuale allenatore del Parma hanno dato al club nell'ultimo anno: Faggiano e D'Aversa ci hanno impressionato da subito. Hanno saputo affrontare tutti i momenti difficili e hanno dato un contributo decisivo per permettere al Parma di superarli. In questi anni abbiamo visto con i nostri occhi quotidianamente il lavoro che hanno svolto, il gruppo che hanno creato. Ognuno con le proprie idee, con le proprie forze, il tutto al servizio del Parma. Il risultato è sotto agli occhi di tutti. Senza dimenticare, consentitemi, l’ottimo lavoro che sta impostando Luca Piazzi con il Settore Giovanile, come l’operato di tutti quelli che lavorano in questa società, dal primo all’ultimo”.

MESSAGGIO AI TIFOSI - Pizzarotti poi si rivolge ai tifosi: "Che devono essere orgogliosi, ma non di noi. Devono essere orgogliosi di loro stessi e di quanto è stato realizzato grazie al connubio tra la squadra e la città. Parma è una piazza non semplice, a volte incline al loggionismo, abituata ad avere il palato calcistico fine, ma questo non deve ingannare. Guardate gli ultimi anni: 10mila abbonati in Serie D, 9.500 in Lega Pro, 9.500 in Serie B, 13mila in Serie A. Abbiamo intrapreso un viaggio dopo il fallimento, siamo partiti dalle ceneri, e probabilmente senza Marco Ferrari non saremmo qui. Ora siamo in Serie A, a lottare per rimanerci”.

OBIETTIVI FUTURI - Dopo tre promozioni consecutive, il Parma fin dove può arrivare? “La sfida di Torino, questo è il primo pensiero: domani abbiamo una gara importante contro una squadra che punta all’Europa League, e sono sicuro che daremo il massimo. L’obiettivo è chiaro, che è quello di salvarci, con le unghie e con i denti. Questo lungo viaggio ci ha ricordato a più riprese quanto sia importante non perdere mai l’umiltà, la cattiveria e la grinta, elementi necessari per arrivare al traguardo che ci siamo prefissati. A proposito di viaggi: ricordo come se fosse ieri quando quest’estate eravamo in treno, di ritorno da Roma dopo l’udienza di appello per il discorso legato ai messaggi WhatsApp. Ero con Giacomo Malmesi, Luca Carra, l’Avvocato Belli, Paolo Piva, Emanuele Calaiò. Abbiamo appreso la notizia e ci siamo abbracciati in mezzo al vagone, mentre al telefono parlavamo con Marco Ferrari, con gli altri soci, con il Direttore e il Mister. Penso spesso a quel momento. In ogni percorso ci possono essere ostacoli, difficoltà. Con questa compattezza e unione di intenti però nulla è insormontabile. Pensiamo al presente, pronti a lottare e a combattere sportivamente ogni battaglia, e dopo ogni caduta dovremo rialzarci, pronti ad abbracciarci di nuovo”


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