Serie A Sassuolo, Di Francesco avvisa la Roma: «In campo come leoni»

Il tecnico: «Abbiamo dei giovani importanti che con i loro pregi e i loro difetti faranno di tutto di mettere in difficoltà i giallorossi»
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SASSUOLO - Per Di Francesco è la gara dell'ex, lui che ha calcato il prato dell'Olimpico per quattro stagioni (1997-2001) con la maglia giallorossa sulle spalle, è arrivato di nuovo il momento di affrontare con il suo Sassuolo la Roma. E' carico il tecnico e stavolta vuole fare punti: "Sono più forti di noi, punto. Parliamo di una squadra che ci è superiore e che io ho voglia di battere, perchè non ci sono mai riuscito. Sono in un momento di grande esaltazione, verranno con grande entusiasmo, con una grande tifoseria. Dobbiamo contrastarli con voglia, determinazione e organizzazione. Il calendario dice che dobbiamo affrontare la Roma, voglio una squadra in partita dall'inizio alla fine, anche se ci saranno momenti di difficoltà. Abbiamo dei giovani importanti che con i loro pregi e i loro difetti faranno di tutto di mettere in difficoltà la Roma. Scenderemo in campo come dei leoni, i leoni del Sassuolo". 

 

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LE ASSENZE - "Non siamo molto riposati, ma sappiamo che giocare in Europa vuol dire anche questo. Anche la Roma fa la Coppa. Ma è ovvio che le assenze pesano più sul Sassuolo che sulla Roma, non abbiamo Berardi da 11 partite e non so per quanto non lo avremo. Quando si viene dalle coppe, si fa tardi e i primi minuti durante la partita sono i più difficili, si deve carburare, poi cresciamo tantissimo. E' normale che fatichiamo, anche perchè non abbiamo giocatori abituati a giocare tante partite ravvicinate".

SENZA MAGNANELLI - "In questo momento è quasi insostituibile. Ho il rammarico di averlo fatto giocare, volevo farlo riposare ma ho dato retta al cuore del mio calciatore. Sensi è un grande giocatore, ma deve crescere, i giovani anche quando sono in difficoltà non si devono nascondere, non mi interessa l'errore tecnico, e in questo Stefano deve crescere. L'ho fatto giocare mezzala accanto a Magnanelli perchè avere meno responsabilità tattica aiuta a crescere. I giovani vanno aspettati e fatti crescere, senza far sì che si abbattano. Io lo so perchè ho visto tanti giovani crescere, tra questi Pellegrini, che è diventato forte, ma non deve smettere di migliorarsi perchè ha ancora margini di crescita".

SUL MODULO - "Io tengo a dare continuità al mio pensiero calcistico, poi vedremo come. La notte porta consiglio. Ci sono meccanismi a cui i ragazzi sono abituati e che non vorrei cambiare, ma ho soluzioni diverse in base ai giocatori che ho. Ora ho fuori Missiroli, Magnanelli e devo valutare se Duncan sia utilizzabile o meno".

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