© LAPRESSESASSUOLO - Nessuno tocchi Alfred. Intoccabile Duncan nel Dezerbipensiero, perché molto gira nel Sassuolo ma non il 25enne centrocampista ghanese che se sta bene il posto ce l'ha assicurato. L'allenatore ne ha fatto un punto fermo, come Consigli, Ferrari e Berardi. Tutto può cambiare nel Sassuolo, ma su Duncan parlano numeri e prestazioni. A Frosinone è stato l'autentico mattatore ed è un chiaro avvertimento al Toro atteso sabato al Mapei Stadium con voglia di riuscire a batterlo dopo 4 pareggi consecutivi seguiti a un altro pari e 4 sconfitte. Lui intanto ha tagliato il traguardo delle 100 presenze ufficiali in Emilia proprio nel pomeriggio glorioso del Benito Stirpe dove ha fatto il trascinatore tra l'aver propiziato l'autorete di Ariaudo, l'assist perfetto per il raddoppio di Berardi e in aggiunta pure il traversone per Ferrari che ha preso la traversa. Longo a un certo punto non sapeva più che soluzioni trovare per arginarne la furia.
UOMO OVUNQUE - Duncan è l'uomo ovunque. Ha tutto: qualità e quantità, dinamismo e temperamento. Così ha conquistato De Zerbi, puntellando la propria personalità nel gruppo grazie a 11 presenze e un gol. Si è rivelato determinante per mettere alle corde il Frosinone nella vittoria che il Sassuolo inseguiva da quando il 4 novembre aveva piegato il Chievo al Bentegodi. Serve l'uomo ovunque per tirare ancora la classifica. Sognare l'Europa non costa, conviene. Arriva il trittico degli scontri diretti per chiudere l'anno e alimentare questa speranza. Diranno tante cose le sfide con Torino, Roma fuori e Atalanta al Mapei Stadium, dove i neroverdi non vincono dal 21 settembre (3-2 contro l'Empoli). Battere i granata, feriti dal derby, vorrebbe dire metterli a 5 punti.