Wimbledon, della Errani l'unico sorriso azzurro

La romagnola si aggiudica il derby con la Schiavone. Ko Vinci, Pennetta e Bolelli
Wimbledon, della Errani l'unico sorriso azzurro© EPA
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LONDRA - Prima giornata di sole, scrupolosi controlli agli ingressi e delusioni azzurre ai Championship: l'erba di Wimbledon è verde per solo per Sara Errani. La 28enne romagnola, qui favorita n.19, si aggiudica il derby italiano contro Francesca Schiavone dopo due ore (6-2 5-7 6-1). Un match più teso e incerto che spettacolare, giocato da entrambe ad intermittenza. "Sapevo che sarebbe stata una battaglia e così è stata - il commento di Sara -. Sull'erba parto accuso presto la stanchezza. Faccio fatica perché so di dover spingere tutti i colpi, e mi stanco molto più che negli altri tornei". Non pensa ancora al ritiro, nonostante le 35 primavere, ma comincia a guardare oltre la carriera agonistica Francesca Schiavone. Punta al record di 62 Slam consecutivi, detenuto dalla giapponese Ai Sugyiama (la milanese è a quota 60), e annuncia l'intenzione di aprire un'accademia per "mettere a disposizione e condividere le mie conoscenze e idee". Nel prossimo turno Sara evita un secondo derby italiano solo perché la sua ex compagna di doppio Roberta Vinci cade in poco più di un'ora contro la serba Aleksandra Krunic (6-2 6-4). Ma è una giornata avara di soddisfazioni per l'Italia, che perde anche Flavia Pennetta e Simone Bolelli. La 33enne brindisina cede in tre set contro la kazaka Zarina Diyas (6-3 2-6 6-4 dopo un'ora e 48 minuti): "Non so bene cosa sia successo e al di là della flessione in apertura di terzo set anon ho molto da rimproverarmi ". Come già lo scorso anno, Bolelli è costretto ad arrendersi al quinto set contro il giapponese Kei Nishikori, favorito n.5. Una sconfitta accompagnata da qualche rimpianto per l'italiano, che subisce il break decisivo nel quinto set a causa di uno sciagurato dritto. "Anche il break del primo set era assolutamente evitabile - dice dopo il match -. Ma tutto sommato devo riconoscere che Kei ha giocato molto bene, è migliorato parecchio da fondo campo e non ho mai avuto la sensazione di comandare lo scambio quando non mettevo la prima". Resta il rammarico per un sorteggio che sarebbe potuto essere più benigno. "Ma è una ruota che gira, quando non sei testa di serie ti può capitare il numero cinque del mondo - ammette Bolelli -. Il mio obiettivo comunque non cambia, voglio migliorare il mio tennis e salire di classifica perché mi sento più forte dell'attuale n.55 del ranking". Tra i favoriti nessuna sorpresa, a cominciare dal numero uno al mondo, Novak Djokovic che con un triplice 6-4 si sbarazza del tedesco Philipp Kolschreiber in poco più di due ore. Vince in tre set anche lo svizzero Stanislav Wawrinka, favorito n.4, contro il portoghese Joao Sousa (7-2 7-5 7-6). In campo femminile vittorie di routine per Serena Williams (sulla qualificata russa Margarita Gasparyan, 6-4 6-1) e Maria Sharapova (sulla tedesca Johanna Konta, doppio 6-2).


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