Guerra dei sessi nel tennis, Djokovic:«Ingiusto che le donne guadagnino quanto noi»

Il numero uno dell'Atp attacca: «Noi abbiamo più spettatori», gli risponde Serena Williams: «Sono commenti inappropriati e offensivi»
Guerra dei sessi nel tennis, Djokovic:«Ingiusto che le donne guadagnino quanto noi»© EPA
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ROMA - La guerra dei sessi non sembra finire mai. Quarantatré anni dopo lo scontro tra Billie Jean King e Bobby Riggs (6-4 6-3 6-3 davanti ai 30.472 spettatori dell’Astrodome di Houston), la sfida tra maschi e femmine torna in auge. La parità dei sessi stavolta sta nei guadagni che a molti tennisti non va giù. A dividere sono le parole del direttore dell'Indian Wells, Raymond Moore: «Le tenniste sfruttano la scia dei tennisti. Non prendono mai decisione proprie, sono molto fortunate a poter godere degli stessi vantaggi economici degli uomini: se io fossi una tennista, bacerei tutti i giorni i piedi a Roger Federer e Rafa Nadal per aver lanciato e trascinato il nostro sport a questi livelli». Anche se, deve ammettere Moore, «Eugenie Bouchard e Garbine Muguruza sono due prospetti molto interessanti del Wta Tour: fisicamente e sportivamente attraenti».

Un assist che il numero uno del mondo, il serbo Novak Djokovic, fresco del titolo di Indian Wells ai danni del canadese Raonic, non ha mancato: «Le ragazze hanno combattuto per ciò che pensavano di meritare ma penso che adesso sia il turno di noi ragazzi. Dovremmo farci sentire perché i nostri match hanno più spettatori del tennis femminile: vendiamo più biglietti e riempiamo di più gli stadi». Come a voler dire che gli uomini dovrebbero attingere di più agli introiti dei tornei. Soprattutto negli Slam, dove i maschi giocano tre set su cinque e le donne due set su tre. Parole che hanno riacceso una vecchia querelle e, rimbalzando sui social, hanno sollevato un polverone. Serena Williams, appena battuta da Vika Azarenka nella finale di Indian Wells, ha definito lapidaria i commenti «molto inappropriati e offensivi». Anche Billie Jean King ha ritrovato l'antico vigore: «Sono molto dispiaciuta da ciò che ho sentito. Le donne hanno combattuto molto per i loro diritti. Ciascuna contribuisce in modo determinante al successo del tennis».


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