© LaPresseROMA - Verso un’altra finale tra Djokovic e Murray, dopo quella di domenica scorsa a Madrid? Sembrerebbe di sì, soprattutto dopo le prestazioni di oggi dei due campioni. Djokovic ha avuto ragione di Nadal nel solito impressionante braccio di ferro, durato questa volta più di due ore. Il numero 1 del mondo probabilmente non è nel suo momento di forma più straordinario ma grinta e testa funzionano a meraviglia, e così Nadal si è dovuto arrendere malgrado abbia condotto per 4-2 nel primo set e per 5-3 (con 5 set ball sprecati sul 5-4, con il servizio a favore) nel secondo. Ora Djokovic conduce per 26 a 23 negli scontri diretti con Rafa, ed ha vinto gli ultimi sette confronti senza perdere un set… Sabato sfiderà Nishikori, che ha regolato in due set il rampante Thiem, nella riedizione della semifinale di un anno fa (vinse il serbo 6-1 al terzo set): 8-2 i precedenti, a favore di Nole, che non perde con il giapponese dalle semifinali dell’Open degli Stati Uniti del 2014.
MURRAY FACILE - Da parte sua, Murray ha vinto più facilmente del previsto contro il belga Goffin - che non ha ripetuto la prova maiuscola di ieri contro Berdych - e affronterà domani (in un incontro inedito) il francese Pouille, che è diventato un po’ il personaggio della settimana: battuto nelle qualificazioni, è stato ripescato per il forfait di Tsonga e dopo aver superato Gulbis e Ferrer, oggi ha conquistato le semifinali senza nemmeno giocare, per l’infortunio di Monaco (un problema all’anca). E ha messo in cassaforte la bellezza di 177.000 euro…