Tennis: scommesse, prima udienza preliminare a Cremona

Il tennista Bracciali: «Sono sereno e non ho mai scommesso né ricevuto soldi»
Tennis: scommesse, prima udienza preliminare a Cremona© EPA
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CREMONA - Davanti al gup del tribunale di Cremona, Letizia Platé, si è tenuta la prima udienza preliminare del caso tennis scommesse, nato dalla maxi indagine sul calcio scommesse. Il procuratore della Repubblica Roberto di Martino accusa di associazione per delinquere finalizzata alla frode sportiva, in particolare a manipolare una pluralità di partite di tennis di tornei prevalentemente internazionali, Manlio Bruni e Francesco Giannone, ex commercialisti di Beppe Signori, i tennisti Daniele Bracciali e Potito Starace, Roberto Goretti ds del Perugia Calcio, ed Enrico Sganzerla, commercialista di Verona.

FIT E CONI PARTE CIVILE - La Federazione Italiana Tennis e il Coni si sono costituiti parte civile e alla prossima udienza lo faranno anche il Tennis Integrity Unity e l'International Tennis Federation Limited. Oggi in tribunale a Cremona era presente Bracciali, numero 66 della Atp quando alla fine del 2014 scoppiò lo scandalo del tennis scommesse. "Sono convinto di poter dimostrare la mia totale estraneità com'è successo nel processo sportivo - ha dichiarato Bracciali -. Ho vissuto questa esperienza con molta apprensione. Lo stato d'animo in quest'anno e mezzo non era dei più sereni però col processo sportivo tante cose sono cambiate. Sono sereno e sono convinto che andrà bene anche qua. Non ho mai scommesso, se qualcuno l'ha fatto non lo so, io non ho mai ricevuto soldi". Consulente tecnico della difesa di Bracciali è l'ex generale della Guardia di Finanza Umberto Rapetto, fondatore del Gat, il Gruppo anticrimine telematico, poi diventato Nucleo speciale frodi telematiche. 


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