Wimbledon, dramma Mattek-Sands: campi in erba sotto accusa

Molti giocatori si sono lamentati: «Non c'è l'erba». Il problema è anche metereologico
Wimbledon, dramma Mattek-Sands: campi in erba sotto accusa© Getty Images
2 min

LONDRA - Dopo le polemiche per i troppi ritiri al primo turno (in discussione il prize money di ben 35mila sterlina che è un invito a provarci anche se palesemente infortunati) ecco il dramma vissuto ieri da Bethania Mattek-Sands.Oggi sui tabloid inglesi campeggia la foto della statunitense che urla dal dolore in barella. Nel match contro Sorana Cirstea sul Court 17 la statunitense si è infortunata gravemente al ginocchio a causa di una torsione innaturale mentre correva. Ed ecco le nuove polemiche. Sui soccorsi arrivati troppo tardi: almeno dieci minuti di attesa sul campo e poi quasi un quarto d'ora per portarla via in ambulanza tra le lacrime non solo sue ma dell'avversaria sconvolta. Che poi ha fatto notare: «C'è voluto troppo tempo e ti domandi cosa succederebbe se ci fosse un problema al cuore o qualcosa del genere. Bethania è rimasta a terra troppo a lungo». E sulle condizioni dei campi, anche se gli organizzatori hanno prontamente respinto ogni accusa.

Wimbledon non iniziava così avanti nella stagione dal 1895: a Londra è scoppiata l'estate e fa molto caldo, inusuale da queste parti. Nei primi quattro giorni c'è stata appena mezz'ora di pioggia, splende il sole e il clima è secco. Come l'erba, che si rovina più facilmente soprattutto sui campi secondari (e siamo solo alla prima settimana del torneo). Il fatto poi che tutti, o quasi, giochino da fondo campo peggiora le cose: la zona intorno alla riga si è scivolosa e in molti si lamentano negli spogliatoi. «Non c'è più erba ed è molto scivolosa, non è nemmeno come la terra battuta. Ed è proprio dove dobbiamo correre», dicono in coro. Sempre ieri durante il match tra la Mladenovic e la Riske le due giocatrici hanno chiesto la sospensione dopo un paio di game e fatto fotografare un enorme buco all'arbitro. (a cura di Italpress)


© RIPRODUZIONE RISERVATA