ROMA - «So che prima o poi arriverà quel momento». Roger Federer sta vivendo una seconda giovinezza ma non si illude troppo. La carta d'identità parla chiaro e lo svizzero sa che il momento in cui dovrà appendere la racchetta al chiodo è sempre più vicino: «So di non avere più 22 anni - le parole del 36enne fuoriclasse di Basilea riportate da 'Gulf News' - ma non c'è una data. Se il mio corpo mi consente di giocare, se la mia famiglia mi permette di giocare, se le vittorie arrivano ancora e se sono ancora felice di viaggiare, allora continuerò. Ma devono esserci tutte e quattro queste condizioni, se ne manca anche solo una, potrebbe essere il momento di dire basta. Ma per adesso va bene».
IL MIGLIORE DI TUTTI - Federer rifiuta poi l'etichetta del più grande di sempre visto che è quello che ha vinto più Slam nella storia: «Pensate a Borg, ha giocato gli Australian Open una o due volte perché erano nel periodo di Natale e preferiva starsene a casa. Ho lavorato davvero duramente per avere una grande carriera e alle volte ho inseguito dei record. Ma è molto difficile stabilire chi sia il migliore di sempre. Ci sono Bjorn Borg, John McEnroe, Rod Laver, Rafael Nadal, Ivan Lendl, Jimmy Connors e Pete Sampras. Tanti giocatori hanno fatto cose favolose, io ho provato a fare del mio meglio e probabilmente nemmeno io mi aspettavo di giocare così bene a questa età. Ma sono contento di quello che ho ottenuto e spero di poter andare avanti». (in collaborazione con ITALPRESS)