Binaghi risponde a Djokovic: «Problemi ai campi per la pioggia»

Il n.1 della Fit smentisce il serbo che aveva detto che il campo era stato fatto soltanto nelle ultime tre settimane. E si pensa all'addio al Foro Italico
Binaghi risponde a Djokovic: «Problemi ai campi per la pioggia»© Getty Images
3 min
ROMA -"Abbiamo avuto un problema sul campo Centrale. Quest'anno sono migliorati in realtà tutti i campi, abbiamo rifatto il sottofondo di tutti e i giocatori inizialmente hanno apprezzato. Ma purtroppo per evidenti ragioni gli ultimi campi sono stati rifatti, il Pietrangeli, la Supertennis Arena e il Centrale in corrispondenza di alcuni periodi di pioggia che hanno ritardato il consolidamento del campo". Il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, spiega così gli evidenti problemi sulla superficie di gioco degli Internazionali Bnl d'Italia evidenziati da numerosi giocatori, tra cui il n.1 del mondo Novak Djokovic. "Djokovic ha sottolineato questo aspetto con la classe che contraddistingue un giocatore del suo livello - aggiunge il n.1 della Fit in conferenza al Foro Italico smentendo però il serbo che aveva detto che il campo era stato fatto soltanto nelle ultime tre settimane -. Credo che nella notte Sergio Palmieri (direttore del torneo, ndr) abbia migliorato questo problema. Di sicuro l'anno prossimo ci faremo trovare ancora più pronti anche su questo versante".

ADDIO FORO? - "Il presidente del Coni Malagò ha fatto una riflessione sul possibile spostamento degli Internazionali, la condivido appieno perché è stata fatta insieme. I motivi sono molteplici: il primo è che qui non ci stiamo più". Così il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, parlando nella giornata conclusiva degli Internazionali Bnl d'Italia in corso al Foro Italico. "Quest'area è bellissima ma fortemente vincolata, e ciò ci crea delle difficoltà - aggiunge il n. 1 Fit - e lo stadio Centrale è bellissimo ma è nato piccolo e sarebbe dovuto essere come approvato dalla giunta Veltroni, ma purtroppo è cambiata giunta e la capienza è stata ridotta di 3-4 mila posti". Da qui l'ipotesi di spostare il torneo. "Nella configurazione presentata per la candidatura alle olimpiadi del 2020 - ricorda - questo impianto era destinato al nuoto, al tennis era destinata invece un'altra area nei dintorni di Fiumicino. Se il Coni deve fare questo grande investimento a Fiumicino per fare 15 campi e tutti i servizi per le Olimpiadi del 2024, dato che la nostra federazione sta crescendo e ha le risorse si dovrebbe fare un impianto unico magari con 30 campi, trasferendo lì anche il centro federale, creando un 'sight' con le migliori tecnologie possibili per rendere sempre questa manifestazione sportiva più affascinante. La forza di questo torneo prescinde dalla location, anche se è la più bella al mondo, e dall'eventuale mancanza di qualche campione".

© RIPRODUZIONE RISERVATA