The First, la recensione. Sean Penn alla conquista di Marte

Il due volte premio Oscar protagonista della serie tv in programmazione su TimVision dal prossimo 19 dicembre
The First, la recensione. Sean Penn alla conquista di Marte
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Si parla della colonizzazione di Marte ma del pianeta rosso non c'è traccia per le prime due puntate. Questo non vuol dire che The First sia una serie da accantonare. Tutt'altro. Vi diciamo subito due buoni motivi per portarla fino alla fine (sono 8 episodi, ce la potete fare, suvvia): il primo è la presenza di uno Sean Penn in forma scintillante. E basterebbe questo. Il secondo - se ancora non vi abbiamo convinto - è Beau Willimon, il signore noto ai più per aver ideato una serie che si chiama "House of Cards", non so se l'avete mai sentita. Ecco, The First - che uscirà il prossimo 19 dicembre in esclusiva su TimVision e che vedrà le prime due puntate trasmesse in 30 sale cinematografiche il giorno prima - non è solo una serie sci-fi di altissimo livello ma è anche un viaggio all'interno dell'animo umano. E a volte quest'ultimo viaggio è molto più complesso di quello siderale verso il pianeta rosso. 

Siamo nel 2030 e la vita sulla terra è sempre più complessa. La colpa è dell'uomo che con le sue scelte scellerate ha portato ad una lenta eutanasia il nostro pianeta. Per provare a cambiare il triste futuro che aspetta l'umanità, siamo pronti a partire per il primo viaggio su Marte. Tom Hagerty, interpretato dal due volte premio oscar Sean Penn, guarda la partenza degli astronauti dalla finestra della sua abitazione. E’ il capitano di quella spedizione, doveva esserci anche lui a bordo prima che la responsabile del progetto, Laz Ingram, lo estromettesse. Non tutto va secondo i piani e questo incidente causerà nei protagonisti delle conseguenze molto profonde all'esterno e nel loro animo. 

La fotografia è minimalista ma è perfetta per la storia che si vuole raccontare. L'unico problema è che a volte - almeno nelle prime due puntate - la storia fatica a decollare, soprattutto quella del rapporto fra Hagerty e sua figlia. Manca anche la figura del villain che tarda a mostrarsi. Non resta che aspettare le altre puntate per beneficiare di una serie che merita davvero di essere guardata. 

 


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