La storia del videogioco, dagli esordi alla realtà virtuale

Il primo videogame embrionale è nato nel 1958, poi il boom degli anni '80 fino all'estremo realismo di oggi
La storia del videogioco, dagli esordi alla realtà virtuale
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In quasi sessant’anni di storia ne ha fatta di strada il videogame. Un arco di tempo relativamente breve che però ha rivoluzionato le giornate di milioni di persone. Il tutto nasce dall’intuizione di un ingegnere che presentò all’apertura al pubblico annuale del Brookhaven National Laboratory quello che pareva un esercizio ludico: da un dispositivo si poteva controllare, con appositi pulsanti, il rimbalzo di un puntino di luce che simulava la pallina su un campo di tennis. Da quel prodotto embrionale l’ascesa del videogame è diventata inarrestabile, agevolata dalle nuove tecnologie e dalla globalizzazione, per attestarsi tra i primi fenomeni di consumo mondiali. Le cifre sono imbarazzanti per quanto enormi: soltanto in Italia sono 25 milioni di aficionados.

Gli esordi ovviamente hanno coinvolto solo una piccola parte di popolazione, particolarmente elitaria, mentre il vero e proprio boom si è avuto nei primi anni Ottanta soprattutto quando nasce il Sinclair ZX80 con cui i programmatori riescono finalmente a creare software intuibili e, quindi, facilmente giocabili. A metà del decennio irrompe sul mercato il Giappone, vero e proprio pioniere di settore: Nintendo entra nel segmento di mercato lanciando il NES (Nintendo Enterteiment System), una delle prime console programmabili che usa le cartucce come supporto per videogame. 

Lo sviluppo delle grafiche e dei dispositivi è rapidissimo, già nei primi anni Novanta il mondo conosce il Super Nintendo e il Sega Mega Drive, ma anche le rivoluzionarie console portatili come il Game Boy. Nel 1994 in Giappone arriva la prima PlayStation che sostituisce i CD alle cartucce e allarga il concetto esistente fin lì di console grazie a un processore potentissimo per l’epoca. In più la PlayStation introduce i joystick, ovverosia dei controller analogici inediti, piuttosto intuitivi e facilmente impugnabili dai fruitori della console. Le grafiche acquistano un realismo impensabile, si comincia a vedere la tridimensionalità con giochi che hanno fatto storia come Super Mario 64 e Tomb Raider. Sul finire del millennio, mentre viene lanciata la PlayStation 2, anche Microsoft fa il suo ingresso nel mercato presentando la console Xbox

Nel nuovo millennio i videogiochi diventano assimilabili a una realtà virtuale: PS3, Wii e Xbox 360 rivoluzionano completamente il modo di giocare, aprendo la strada al gaming online e a servizi aggiuntivi disponibili tramite la rete. Il 2016, infine, sarà ricordato come l’anno-zero della realtà virtuale con la possibilità per i videogiocatori di immergersi totalmente nel gioco.  

 


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