In oltre sessant’anni di storia l’universo videoludico ha percorso tantissima strada e oggi i videogiochi sono diventati un vero e proprio medium culturale evoluto con un proprio linguaggio e un approccio cognitivo. Quindi è ora di dire basta allo stereotipo del videogioco visto come passatempo perché il contributo dei videogame è rilevante in tanti altri ambienti tra cui anche quello formativo. Proprio in questo senso sono numerosi gli studi che nell’ultimo periodo hanno ribadito tale concetto tra cui quello dell’Università di Oxford poi pubblicato sulla rivista Pediatrics che ha evidenziato che i bambini che giocano ai videogames senza eccedere (circa un’ora al giorno) risultano poi più abili nelle interazioni sociali e a livello empatico.
Il concetto dell’insegnamento tramite il gioco non è certamente nuova e la tecnologia ha introdotto nuovi scenari all’interno del sistema educativo tra cui i videogiochi. Sono infatti numerosi i giochi e le applicazioni che permettono di imparare e di apprendere abilità in modo trasversale, e questo vale per ogni momento della vita, dall’infanzia al mondo del lavoro.
Per quanto riguarda i più piccoli la caratteristica principale dei giochi è quella di migliorare una materia specifica come ad esempio la coordinazione oculo-manuale, la visualizzazione spaziale, i tempi di reazione e di facilitare l’apprendimento del lessico. Anche per gli adolescenti l’universo videoludico è utile in ambito formativo soprattutto perché rende appetibili argomenti e materie di studio che altrimenti risulterebbero noiose. Ancor più interessante è quello che succede nel mondo del lavoro che utilizzano giochi principalmente basati sulla simulazione. Esistono aziende che identificano i candidati giusti proponendo dei veri e propri giochi di ruolo durante i quali sono valutate i comportamenti e le abilità individuali e la capacità di relazionarsi con altre persone. I videogame sono anche molto utilizzati in alcune settori professionali, ad esempio i piloti di corse usano spesso simulatori di guida per conoscere al meglio il tracciato prima della gara.