I Videogiochi Indipendenti Italiani alla Milan Games Week

Intervista a Thalita Malagò, Segretario Generale dell'Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani (AESVI). A cura di di Diego Maria Martini di Cinefilos.it
I Videogiochi Indipendenti Italiani alla Milan Games Week
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Alla vigilia della Milan Games Week, che si terrà a Rho (MI) dal 29 settembre al 1 Ottobre, abbiamo incontrato Thalita Malagò, Segretario Generale dell’Associazione Editori Sviluppatori Videogiochi Italiani (AESVI), per sapere di quale salute goda il nostro mercato in generale e conoscere la situazione italiana dei Videogiochi Indipendenti (Indie).

Dal 2005 è Segretario Generale di AESVI, quindi nessuno meglio di lei ha visto l’evoluzione di questo mondo in Italia; può darci un’idea di come si sta muovendo il Mercato Italiano dei Videogiochi nel 2017?

Noi veniamo da un anno, il 2016, che è stato molto positivo per il settore perché abbiamo avuto un fatturato oltre il miliardo di euro per le vendite di hardware, software e accessori in Italia, con un trend positivo di crescita rispetto all'anno precedente . Quello che stiamo vedendo nel 2017, noi abbiamo pubblicato gli ultimi dati agli inizi di luglio e si riferiscono ai primi 5 mesi del 2017, è che questo trend di crescita ha continuato anche quest'anno, abbiamo infatti registrato una crescita del 7,5%. La crescita è trainata sicuramente dall'hardware, perché ci sono stati dei nuovi lanci. Da un lato c'è stato un consolidamento delle console che erano già state lanciate sul mercato precedentemente e dall'altro, sul fronte degli accessori, uno dei segmenti più importanti, che è quello dei visori di realtà virtuale, ha avuto un ruolo importante nelle vendite. Per quanto riguarda invece il software, il software fisico tiene, però è il digitale che sta conoscendo la maggiore espansione ed oggi rappresenta più o meno il 50% di tutte le vendite. 

In quest'ottica di crescita arriva la Milan Games Week, cosa rappresenta per la vostra associazione?

La Milan Games Week è un po' la vetrina del nostro settore in Italia, è l'appuntamento per eccellenza; ci sono tante manifestazioni in Italia che magari hanno i Videogiochi come parte di un contenitore più ampio, noi invece abbiamo deciso fin dalla dal lancio di Milan Games Week di creare una fiera che avesse il videogioco al suo centro perché eravamo convinti, e siamo tutt'ora convinti, che questo mezzo si merita di avere un momento di celebrazione, un momento di approfondimento. Quindi è una grande vetrina dove i consumatori possono provare tante novità, non lo sono magari per la stampa, però per i consumatori italiani abbiamo tantissime anteprime e dove, oltre a provare i titoli in uscita, è possibile divertirsi a 360° partecipando a dei tornei, a varie attività, come ad esempio tutte le attività Cosplay, poi c'è molto anche per gli amanti del Retrogaming perché tutti gli anni abbiamo uno stand dedicato ai cimeli del passato che quest'anno avrà anche una retrospettiva sul nostro guru. Abbiamo degli ospiti che vengono a Milan Games Week per incontrare il pubblico, quest'anno il nostro guru sarà Tim Schafer, che è il Presidente e CEO di “Double Fine Productions”, una delle leggende del settore dei Videogiochi, è stato creatore di diversi titoli molto importanti come “Brutal Legend”, “Psychonauts” e ha collaborato anche a “Monkey Island” e a tanti altri titoli. Lui aprirà la Milan Games Week il venerdì mattina, avremo poi, oltre all'area espositiva dove ci sono gli stand dei principali player del settore e un area entertainment ed ESport quest'anno molto forte, avremo un programma di Conference con tanti Talk di Developer italiani e stranieri, dei Workshop più tecnici, dei contenuti un po' per tutti gli appassionati ma, non sono gli appassionati, anche chi lavora nel settore dei Videogiochi in modo professionale.

Alla Milan Games Week quest'anno c'è un'area molto grande dedicata ai Videogiochi Indipendenti. Tutti conosciamo i più grossi Vendor di Videogiochi, però sempre più persone si stanno avvicinando allo sviluppo di Videogiochi e quest’anno quindi mi sembra di ricordare alla Milan Games Week vi siano presenti più di 50 titoli. Sembra quindi che AESVI segua molto da vicino gli Indie.

E’ una delle nostre missioni quella di supportare gli sviluppatori indipendenti e fare in modo che possano rimanere a lavorare in Italia, con le condizioni migliori. Lo stand Indie a Milan Games Week è, di fatto, proprio lo stand di AESVI, perché noi ogni anno come associazione lanciamo una Call aperta a tutti gli sviluppatori d’ Italia per poter presentare delle candidature e poi presentare il proprio gioco al grande pubblico di Milan Games Week. Quest'anno, abbiamo dato una postazione gratuita per esporre a Milan Games Week a oltre 40 Game Developer Italiani, in tutto quelli che espongono sono 48 con 56 titoli. C'è una grandissima diversità di produzioni sia dal punto di vista dei contenuti che della piattaforma di riferimento, è un settore che sta maturando molto nel senso che noi vediamo proprio di anno in anno che, non soltanto aumenta il numero degli sviluppatori, ma aumenta e migliora anche la qualità dei loro prodotti e la loro professionalità sul mercato, che per loro è un mercato internazionale, non è sicuramente il mercato italiano. Quindi, per noi, gli sviluppatori sono al centro dell'azione dell'associazione, facciamo tantissime cose per loro al di là di Milan Games Week, come ad esempio le Fiere Internazionali. Noi da diversi anni collaboriamo con ICE, il Ministro dello Sviluppo Economico, per avere uno Stand Italia nelle più importanti fiere del settore in Europa e negli Stati Uniti. Abbiamo lavorato negli ultimi anni con il Ministero dei Beni Culturali per la Legge Cinema e Audiovisivo che è stata approvata proprio alla fine dell'anno scorso e che prevede per la prima volta l'estensione al settore dei Videogiochi di alcune misure molto importanti che fino a poco tempo fa erano riservate al Cinema, come ad esempio il Tax-Credit sulla produzione, che dal 2017 esiste anche per i Videogiochi e i contributi allo sviluppo, che sono comunque uno strumento importante soprattutto per gli sviluppatori più piccoli.

Potrebbe darci un'idea di chi sono in Italia gli Sviluppatori Indipendenti?

In Italia facciamo un censimento più o meno una volta ogni due anni. L’ultimo censimento che abbiamo fatto, nel 2016, ci ha restituito questa fotografia: abbiamo oltre 120 Studi di Sviluppo in tutta Italia, la maggior parte dei quali sono stati fondati negli ultimi 5 anni, quindi a me, quello che piace dire sempre è che il settore dei Videogiochi, dal punto di vista della produzione, è in una fase di Start-up in Italia, anche se ovviamente ci sono dei Player che sono sul mercato da tanto tempo, Milestone è l’esempio per eccellenza. Quindi, da un lato abbiamo delle imprese più consolidate, dall’altro però la stragrande maggioranza dei Developer è nata negli ultimi anni. Il centro dello sviluppo in Italia è sicuramente la Lombardia e Milano, dove sono concentrati il numero maggiore di sviluppatori e anche gli sviluppatori più rilevanti a livello di numero di impiegati e di fatturato. Però, stiamo vedendo che, anno dopo anno, ci sono diverse regioni che stanno conoscendo un fermento creativo e tecnologico importante. Per fare degli esempi abbiamo il Piemonte il Lazio, l'Emilia-Romagna ma anche nel sud Italia e penso alla Sicilia che comunque è una regione molto attiva. Per cui diciamo sì, Milano e la Lombardia al centro è vero, però si stanno creando tanti piccoli Hub che, magari non sono degli Hub formalizzati, ma lo sono di fatto. Quello che posso dire anche che l'identikit dello Studio di Sviluppo in Italia è un'impresa, come dicevo prima, di giovane età che si basa principalmente sul lavoro dei soci fondatori, magari anche di qualche collaboratore; per quanto riguarda le dimensioni stiamo parlando più o meno di Team di 5 persone, giusto per dare una media. Che hanno in casa tantissime competenze sia tecnologiche che artistiche e creative. Quello che abbiamo rilevato che forse manca in Italia è più l'aspetto del Business Development, che invece sta diventando sempre più importante per gli sviluppatori. E proprio per questo la nostra associazione, negli ultimi anni, ha messo in pista un programma di Mentorship, per aiutare gli studi, soprattutto quelli più giovani e meno strutturati, ad affrontare magari delle questioni di tipo legale, contabile, ma anche proprio di business attraverso il confronto con degli imprenditori che, magari sono nel settore da tempo e che possono dare dei consigli.

Per aiutarli in questa direzione vi appoggiate anche ai programmi dei grandi Vendor, come ID@XBOX di Microsoft, XDev di Sony o la Digital Bros Game Academy?

In realtà questi programmi noi li promuoviamo presso la Community dei Developer italiani e quindi, tutte le volte che qualcuno di questi Player organizza degli eventi o diffonde delle informazioni, noi siamo sempre pronti a supportarli per dare il massimo rilievo possibile a quello che loro stanno facendo per gli sviluppatori indipendenti. Non abbiamo delle partnership formali ma semplicemente perché generalmente questi soggetti non hanno delle partnership con le associazioni, penso che, anche in altri paesi, di solito si collabora in un modo più informale.

Un’ultima domanda. Prima parlavamo delle vostre “Guest Stars”, l’anno scorso alla Milan Games Week c’era John Romero, quest’anno Tim Schafer, come vengono visti dai giovani sviluppatori che forse non erano ancora nati quando questi rivoluzionavano il mondo dei Videogiochi?

Io penso che alcuni di loro siano delle leggende. Quello che vediamo è che, tante volte, soprattutto i più giovani, che magari non li conoscono, quando vengono a capire qual è la storia di questi personaggi, che hanno avuto a che fare con la creazione di alcuni pietre miliari dei Videogiochi, per loro diventano degli esempi, delle persone che hanno segnato la strada, che hanno determinato qualche cambiamento e quindi anche per un giovane è assolutamente interessante sentirli parlare, interfacciarsi con loro.


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