Fifa 18 competitivo, i "pro" italiani: «Dateci una lega italiana»

Per Paolucci, Mirra e Denuzzo serve un campionato nazionale di Fut: «Solo così arriveremo al livello di Francia e Germania»
Fifa 18 competitivo, i "pro" italiani: «Dateci una lega italiana»
Valerio Albensi
5 min

ROMA - Il 2017 è stato un anno importante in Italia per chi gioca a Fifa competitivo e per l'esport in generale. La crescita del movimento è stata costante, merito dell'ingresso nel settore di società del mondo del calcio (per il momento Sampdoria, Roma ed Empoli) e dei risultati ottenuti da giocatori professionisti come Daniele Paolucci "IcePrinsipe" agli Europei e all'ultima Fifa Interactive World Cup. Ma cosa serve all'Italia per raggiungere i livelli di Germania e Francia e fare il definitivo salto di qualità? Per i nostri migliori giocatori di Fifa Ultimate Team la strada obbligata da percorrere è quella di una lega nazionale. Ne abbiamo parlato con Paolucci del team Mkers, ma anche con Nicolò Mirra "Insa", "pro" 23enne del team di eSport della Roma, e con Fabio Denuzzo "Lionel10", uno dei più forti al mondo su Xbox. La ricetta è condivisa: l'azione delle singole realtà non basta più, il settore deve strutturarsi al più presto.

CAMPIONATO NAZIONALE - In Italia manca un campionato nazionale di Fut: tre club di calcio hanno formato i rispettivi team, seguendo l'esempio di altre società in Europa, ma la loro iniziativa è rimasta isolata e per ora non c'è stato seguito. «In Italia serve una lega nazionale su Fut, tutto il panorama internazionale è su questa modalità - dice "Insa" che è membro del Fifa Player Council -. Solo in questo modo potranno essere lanciati nuovi giocatori. È importante che vengano create strutture e un organismo, a livello di eSports e non solo di Fifa, che regolamenti diritti e doveri del settore, che ne diventi il punto di riferimento. In Francia e in Germania i giocatori sono abituati a misurarsi in un campionato nazionale che li tiene in costante allenamento e questo li aiuta nelle competizioni internazionali. Dobbiamo creare delle storie attorno ai giocatori, raccontarli con costanza aiutandoli ad emergere».

D'accordo "IcePrinsipe" («Credo che sia arrivato il momento di dare vita a una lega italiana per fare crescere tutto il movimento italiano di Fifa e fare emergere nuovi talenti») e "Lionel10": «Le leghe sono un primo passo fondamentale per mettersi al pari di Paesi come Francia e Olanda e avere slot per le qualificazioni mondiali».

SERVER - Aspettando la svolta, c'è un altro aspetto del gioco competitivo che i nostri "pro" sperano sia migliorato al più presto: è la stabilità e la velocità dei server dedicati al gioco online. La lontananza geografica da queste macchine penalizza i nostri giocatori. Denuzzo spiega perché: «Non ci sono server in Italia e siamo costretti ad agganciarci a delle macchine che sono in altri Paesi: questo provoca più delay e più problematiche di gaming. Io per esempio il pomeriggio del sabato non gioco mai perché in quel momento si rischia di perdere. Fifa diventa ingiocabile, sembra un altro gioco: tu sei lentissimo mentre il tuo avversario risponde più velocemente ai comandi». «A volte può bastare una disconnessione per compromettere una qualifica - spiega Mirra - ma per fortuna i giocatori davvero forti riescono a qualificarsi grazie ai tanti eventi che ci sono nell'arco di una stagione».

DISCIPLINARE - Per Paolucci un altro problema da affrontare al più presto è quello disciplinare: «In questi mesi ci sono state tante persone che hanno sfruttato un glitch (un'anomalia, ndr) per vincere: EA Sports le ha scoperte e ha annullato questi successi, ma io sarei ancora più duro e penso che la punizione più giusta sia bannare le persone».

Per quanto riguarda gli aspetti tecnici legati al gioco, Denuzzo auspica che siano ridotti gli aiuti del computer: «Se vogliamo rendere il gioco più competitivo, bisogna ridurre l'aiuto della Cpu della difesa, come per esempio gli autotackle: a volte infatti il computer interviene in automatico con giocatori non selezionati dall'utente e questo non va bene». Stesso discorso per il "kick-off glitch" di cui parla Paolucci: «Nonostante i tanti aggiornamenti rilasciati questo problema non è stato risolto. In buona sostanza, può risultare molto semplice segnare un gol subito dopo il fischio di avvio o la rimessa in gioco dopo una rete».

Intanto prosegue la corsa dei nostri giocatori alla Fifa eWorld Cup, a tutti gli effetti i Mondiali di Fifa, in programma il prossimo agosto: grazie a un ottimo novembre di Weekend League, Paolucci e Denuzzo si sono qualificati per la Fut Champions Cup #1 di gennaio, il primo grande evento live della stagione. La speranza di vedere ai prossimi Mondiali più di un giocatore italiano sono altissime.


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