Shadow of the Tomb Raider: recensione

Arriva Shadow of the Tomb Raider, l'ultimo capitolo nell'acclamata e pluripremiata serie di Tomb Raider, disponibile da oggi in tutto il mondo per Xbox One, PlayStation 4 e PC.
Shadow of the Tomb Raider: recensione
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Quando ho cominciato a giocare a Shadow of the Tomb Raidersapevo perfettamente cosa mi aspettava. Certo, direte voi, stai parlando del terzo e ultimo capitolo che completa la trasformazione dell’imberbe archeologa Lara Croft nella matura e completa Tomb Raider. Sì, certo, la trama è quella. Ma non si può semplificare quando hai a che fare con una serie mitica e, di conseguenza, una produzione con un budget stellare. Inevitabilmente le aspettative si alzano e si pretende il massimo.

Così, quando a fine luglio ho partecipato all’anteprima di Shadow of the Tomb Raider durante la quale ho auto la possibilità di giocare le prime 5 ore, un retrogusto di delusione ha fatto capolino nella mia testa, ma mi sono promesso di attendere di mettere le mani sulla versione completa prima di sbilanciarmi in giudizi affrettati. Per cui, non corriamo subito a distorte conclusioni, questo non è un giudizio negativo. Vediamo perché.

Square Enix, Eidos Montreal e Crystal Dynamics hanno fatto uno splendido lavoro per rendere viva ai nostri occhi l’articolata sceneggiatura dell’ultimo viaggio di Lara. Intanto la prima novità è la giungla utilizzata come elemento evolutivo “Survival”, a cui hanno dato vita con le tre componenti fondamentali della serie Tomb Raider: il Combattimento, l’Esplorazione e gli Enigmi. Poi, questa ambientazione del gioco è stata scelta per far evolvere gli elementi narrativi e di gameplay di Lara Croft e come un contrasto visivo rispetto ai due giochi precedenti. Infatti Lara, in “Tomb Raider” del 2013, era una sopravvissuta braccata che doveva ancora maturare la sua esperienza di spericolata archeologa; in “Rise of the Tomb Raider” ha dimostrato di saper perseguire i propri obiettivi; Shadow of the Tomb Raider è invece progettato per mostrarci la sua padronanza dell’ambiente e così trasformare Lara nel Tomb Raider che lei ha sempre voluto essere.

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