Berruto, Travica e Zaytsev riuniti dal bronzo olimpico

Nel terzo anniversario della medaglia conquistata ai Giochi di Londra 2012, l'ex ct, l'ex capitano epurato e l'azzurro riconvocato, hanno postato una foto a ricordo di quel risultato
Berruto, Travica e Zaytsev riuniti dal bronzo olimpico
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Leandro De Sanctis

ROMA - Alla fine in qualche modo il passato ha riunito tre poli di un triangolo pallavolistico scoppiato in estate: l’ex ct azzurro Mauro Berruto, l’ex capitano Dragan Travica, Ivan Zaytsev. Il 12 agosto di tre anni fa è stata una data che resta scolpita nella storia del volley italiano, fu il giorno della medaglia di bronzo conquistata dalla Nazionale italiana all’Olimpiade di Londra, battendo nella finale per la medaglia la Bulgaria, che aveva in panchina il tecnico salentino Camillo Placì. In pieno marasma, con la federazione bulgara alle prese con turbolenze e dissidi, il pugliese era stato chiamare per fungere da assistente di Naydenov, ma in realtà guidò la squadra da ct a tutti gli effetti.
    Quattro anni prima, ai Giochi di Pechino, sempre Placì era nello staff tecnico della Russia, che affrontò e sconfisse l’Italia di Anastasi nella finale sempre per la medaglia di bronzo. Un’Italia pesantemente condizionata dagli inforuni che avevavo progressivamente tolto di scena il libero Corsano e l’opposto Fei.
    A Londra 2012 dunque, fu l’Italia di Berruto a spuntarla, riportando gli azzurri sul podio che li aveva visti protagonisti nel 1996 ad Atlanta, nel 2000 a Sydney e nel 2004 ad Atene, due argenti e un bronzo. E quando si sale su un podio olimpico, non lo si dimentica più. Lo aveva già ricordato Berruto nel suo messaggio di congedo, quando si è dimesso dal ruolo di ct. Lo ha ricordato con orgoglio, e non solo, mercoledì postando su twitter e rilanciandola su Facebook la foto di quel podio, commentandola: 12.08.2012 non c’è futuro senza memoria. Frase e concetto condivisibili, che il mondo dello sport ha imparato a rileggere negli ultimi tempi, quando il presidente della Federatletica Alfio Giomi si è impegnato a trasmettere il ricordo di un campione come Pietro Mennea.
    Naturale e comprensibile leggere una punta di rivalsa da parte dell’ex ct torinese nel ricordare quella data e quella medaglia. La gioia di un gruppo che aveva centrato la sua missione olimpica dopo aver vissuto momenti anche difficili in campo. E sul podio avevano portato quella maglia numero 16, l’omaggio affettuoso a Vigor Bovolenta, l’amico e compagno che purtroppo era scomparso prematuramente.
    Certe cose uniscono e non c’è dissidio che possa cancallerle. Così anche Dragan Travica, espulso dal gruppo azzurro prima della Final Six di World League a Rio e poi non convocato dal nuovo ct Blengini, ha postato le foto di quel 12 agosto e di quella medaglia di bronzo. E l’ha fatto anche Ivan Zaytsev, anche lui rispedito a casa dal Brasile ma ora di nuovo in Nazionale, ricordando «3 anni fa» con un bell’abbraccio tra gli azzurri. 


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