Volley - SuperLega al via, in quattro per lo scudetto

Modena tricolore e Perugia in prima fila, poi Trento e Civitanova. Le ambizioni di Piacenza e Verona. La lotta per un posto nei play off. Debitta la Tv a pagamento della Lega, aboliti i time out tecnici, Video Check esteso ai tocchi a muro
Volley - SuperLega al via, in quattro per lo scudetto
di Leandro De Sanctis
5 min
La novità principale della SuperLega che scatta oggi, non va individuata nell’abolizione dei time out tecnici, quanto mai opportuna a causa dell’allungamento deleterio della durata, o nell’accresciuto raggio d’azione del Video Check, che analizzerà anche i tocchi a muro. Il fatto nuovo è che dopo vari anni, non è la Lube la grande favorita per il titolo. E non è detto che questo aspetto sia uno svantaggio per una società che spesso ha pagato proprio l’enorme pressione che gravava sui suoi giocatori. L’impressione è che per lo scudetto sia una partita a quattro, le stesse squadre che non a caso sono state le protagoniste della Supercoppa allargata andata in scena al PalaPanini la scorsa settimana. L’ideale pole position disegnata dalla Supercoppa è attendibile: Modena e Perugia in prima fila, Trento e Civitanova con identiche ambizioni. Poi un’altra coppia che culla sogni di gloria: Piacenza, sopravvissuta all’ultimo posto della scorsa stagione e al rischio di sparire, e Verona che invece sta proseguendo il suo lento ma costante processo di crescita, che nella scorsa primavera la portò a vincere la sua prima coppe europea.
Le certezze, si fa per dire, potrebbero esaurirsi qui, nel senso che dalle altre otto squadre è lecito attendersi di tutto, nel bene e nel male. Solo giocando, si andranno a delineare i reali valori di compagini rinnovate, che potranno essere più o meno valorizzate dall’apporto dei loro tecnici, come spesso capita nella pallavolo quando i roster sono zeppi di giocatori non proprio universalmente conosciuti. Per loro l’obiettivo è riuscire ad entrare nei play off, premio per le prime otto di una classifica che anche quest’anno non avrà retrocessioni, come da... statuto sposato nel momento in cui la SuperLega è stata ideata. Latina e Molfetta (che ha riabbracciato il bomber Sabbi e chiede al tecnico Di Pinto il solito “miracolo”) sono ambiziose, le neo promosse Sora e Vibo Valentia (ammessa per meriti e blasone) Ravenna, la giovanissima Padova, Milano e Monza si ripromettono exploit per dare lustro al loro campionato. Parlando dei singoli, se c’è da giocarsi quattro assi sul tavolo tricolore, indubbiamente Ngapeth, Zaytsev, Giannelli e Juantorena sono i nomi che potranno indirizzare lo scudetto, anche se come è noto, nel volley non si vince da soli.

Stagione particolare anche per gli allenatori. Trento e Modena hanno voltato pagina: il presidente trentino Mosna ha tamponato la perdita del suo allenatore storico, Stoytchev, affidando la squadra più azzurra del campionato (Giannetti, Colaci, Lanza, Antonov) ad Angelo Lorenzetti, il coach campione d’Italia. Modena ha puntato su Piazza. Ravenna è guidata da Marco Bonitta, l’ex ct delle azzurre, nel ruolo di direttore tecnico, con Fabio Soli (reduce dalla promozione con Sora) in panca. Perugia è rimasta con Kovac, Civitanova con il ct Blengini.


 Sarebbe importante non disperdere il capitale di interesse riacceso dalla medaglia d’argento olimpica vinta dalla Nazionale a Rio 2016. Sarebbe fondamentale incrementare le presenze dei palazzetti e dimostrare maggiore attenzione e qualità per la comunicazione, ricordando che il pacchetto globale degli obiettivi della SuperLega non comprendeva solo i risultati agonistici. Parte anche l’esperimento delle partite a pagamento sul canale televisivo della Lega Pallavolo, sul quale c’è divergenza di opinioni nel mondo del volley. Prosegue il rapporto con la Rai, che assicura un’indispensabile visibilità.

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