Volley: Final Six, Paola Egonu lancia le azzurre

A 48 ore dal primo match della Nazionale femminile nella fase finale del Grand Prix, l'opposto azzurro dice «non vediano l'ora di cominciare».
Volley: Final Six, Paola Egonu lancia le azzurre© Fipav
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NANCHINO (CINA)-  Mancano meno di 48 ore all’esordio delle azzurre nella Final Six del World Grand Prix (2-6 agosto) che domani sarà aperta dalle prime due gare in programma. Al Nanjing Olympic Sports Centre, impianto capace di ospitare sino a 13000 spettatori, la sfida inaugurale vedrà affrontarsi Serbia e Stati Uniti (ore 9 italiane), mentre alle 13.30 toccherà alle padrone di casa cinesi contro il Brasile. Il match tra le serbe e le americane interessa molto da vicino le ragazze di Davide Mazzanti, inserite nello stesso girone (Pool K). L’Italia esordirà giovedì 3 agosto contro gli Stati Uniti (ore 9 italiane) e poi venerdì 4 agosto sarà impegnata contro le vicecampionesse olimpiche serbe (ore 13.30). In preparazione alle Finali la formazione tricolore oggi ha svolto il primo allenamento nell’impianto di gioco e successivamente una seduta pesi. Per le prossime partite il Ct Davide Mazzanti avrà a disposizione quattordici atlete: (Alzatrici) Ofelia Malinov, Alessia Orro; (Centrali) Sara Bonifacio, Cristina Chirichella, Anna Danesi, Raphaela Folie; (Schiacciatrici) Caterina Bosetti, Lucia Bosetti, Sara Loda, Miriam Sylla. (Opposti) Paola Egonu, Indre Sorokaite; (Libero) Monica De Gennaro, Beatrice Parrocchiale.

Per diverse giocatrici italiane le gare di Nanchino segneranno l’esordio assoluto in una Finale del World Grand Prix, queste l’elenco delle debuttanti: Sara Loda, Sara Bonifacio, Anna Danesi, Beatrice Parrocchiale e Paola Egonu.

Proprio Paola Egonu nel corso delle fase a gironi è stata una delle atlete che si è messa maggiormente in mostra, chiudendo al secondo posto nella classifica marcatrici 149 p. (quattro punti in meno della serba Brankica Mihajlovic) e prima tra le schiacciatrici (49,80 di efficienza) e le battitrici (16 aces con una media di 0,48 per set). «Ormai manca poco a questa Final Six e noi non vediamo l’ora di cominciare - le parole dell’opposto azzurro Paola Egonu - In quest’ultimo periodo di preparazione stiamo cercando di migliorare ulteriormente, affinando sempre di più i nostri meccanismi di gioco per farci trovare pronte in ogni situazione. Vogliamo essere all’altezza delle nostre avversarie e provarle a mettere in difficoltà, come è accaduto durante la prima fase. Aver staccato la spina qualche giorno ci ha aiutato molto e infatti alla ripresa degli allenamenti ho visto una squadra ancora più carica e determinata a giocarsi tutte le proprie chances di fare un bel risultato. Questa è la mia prima finale in un torneo così importante e ovviamente un po’ di emozione si fa sentire. Il mio obiettivo è aiutare il più possibile la squadra, cercando di uscire dal campo sempre vincitrici. Il fatto di aver disputato una sinora un buon Grand Prix ha fatto crescere di molto l’autostima del gruppo: gara dopo gara siamo salite di livello e condizione, la speranza è di proseguire su questa strada anche nelle Finali. Il primo traguardo era raggiungere la Final Six, adesso puntiamo a qualcosa più in alto. A livello personale sono felice delle mie prestazioni, ma ho ancora tantissimo lavoro da fare. Posso perfezionarmi ancora in molti aspetti e magari usare qualche colpo tattico in più nei momenti di difficoltà che possono sempre capitare in partita. Ormai è un mese che siamo in giro per il mondo - conclude Egonu - la mancanza della famiglia e degli amici inizia a farsi sentire, spero di tornare a casa con un bel risultato e festeggiarlo anche insieme a tutti loro».



 



 




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