Volley: A2 Femminile, a Baronissi è rivoluzione per affrontare l'A2

La formazione campana, affidata al tecnico Casillo, ha messo a segno colpi importanti per non farsi trovare impreparata al nuovo campionato. Da segnalare gli arrivi di Strobbe, Moneta, Kijakova, Maggipinto, Avenia e Baruffi
Volley: A2 Femminile, a Baronissi è rivoluzione per affrontare l'A2© Legavolley Femminile
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BARONISSI (SALERNO)- La P2P Givova Volley si prepara con grandi ambizioni ad affrontare il prossimo campionato di serie A2 trasformando il proprio organico con un gruppo di giocatrici di sicuro affidamento che potranno dare alla squadra del coach Castillo un livello di competitività molto alto. Sono di queste ore gli acquisti della centrale Marilyn Strobbe, delle schiacciatrici Serena Moneta e Miroslava Kijakova, del  libero Marianna Maggipinto, e delle palleggiatrici Giorgia Avenia e Martina Baruffi.

LA PRESENTAZIONE DELLE NUOVE ARRIVATE-

Marilyn Strobbe, classe ’89, vicentina di nascita “ma con un bagaglio d’esperienza maturato soprattutto lontano da casa”, eredita il nome dalla creatività della madre,

« Perché le sono sempre piaciute le cose originali. mi scambiano per tedesca ma ho un cognome del Sud e ci resto, perché la P2P Givova è garanzia di serietà e solidità Grazie al club per la fiducia ».

La sua carriera inizia nel 2004: Strobbe passa giovanissima al Vicenza Volley, in D. Appena 16enne, colleziona presenze nella squadra di serie A1, della quale diventa bandiera quando Vicenza nel 2010 retrocede in A2. Con le nazionali giovanili vince il bronzo all’Europeo under 18 (nel 2005) e l’oro all’Europeo under 19 (2006). Non è alla prima esperienza in Campania e neppure nella provincia di Salerno. Prima di dire sì a Baronissi aveva, infatti, giocato a Sala Consilina ed è reduce dall’avventura con VolAlto Caserta, ultima in ordine di tempo. In mezzo, tanti muri a Scandicci, Villaverla e con il Volley Forlì, conquistando la serie A1 e alzando la Coppa Italia di A2.

Serena Moneta, 178 centimetri, classe 1990. Atleta molto tecnica in attacco e solida in seconda linea, Moneta è nata a Tradate, in provincia di Varese, a due passi dal Pala Yamamay dove l’anno scorso ha realizzato il sogno di ritornare da protagonista, da atleta, dopo averlo frequentato da giovane tifosa. Da cinque stagioni (la sesta con la P2P Givova) la carriera di Moneta si è sviluppata esclusivamente sui campi di serie A. Busto Arsizio, in serie A1, la sua ultima tappa. In precedenza, aveva giocato con il Filottrano (275 punti messi a segno), poi a ritroso a Monza, nel 2014 una breve parentesi anche a Scandicci, Ornavasso in serie A1 nel 2011, dopo l’A2 nella stagione precedente. Cresciuta nella palestra, fucina e scuola pallavolistica dell’Amatori Atletica Orago con la quale ha conquistato B2 e B1, Moneta ha poi giocato a Carnago e Casalmaggiore, dove si è messa in evidenza nell’anno del passaggio in A2.

Ecco il suo identikit pallavolistico: « La mia caratteristica principale è la gestione della seconda linea: il bagher è la mia passione. Davanti, sotto rete, ho una buona mano. Sono una persona molto solare, Serena di nome e di fatto. In palestra sono meticolosa: esigo la perfezione per me, o quasi. Voglio sempre dare il massimo tutti i giorni, ogni singolo allenamento, e sto bene in un gruppo che fa altrettanto ».

Miroslava Kijakova, nazionalità slovacca, schiacciatrice classe ’88. La nuova laterale è reduce da un campionato importante disputato in serie A2, la scorsa stagione, con la maglia della Delta Informatica Trentino, concluso con la disputa dei playoff per la promozione in serie A1. In precedenza, Kijakova aveva giocato in Grecia, dove ha vestito la maglia del Thiras, nell’A1 ellenica (terzo posto, premio come migliore ricettrice del campionato). La Kijakova vanta un’importante esperienza internazionale: ha fatto parte della Nazionale maggiore slovacca e si è confrontata in passato con svariati campionati europei, non solo quello greco ma anche il polacco, il rumeno e quello svizzero.

La schiacciatrice nata a Bardejov si presenta come atleta forte nei fondamentali di seconda linea, affidabile in ricezione ma altrettanto solida in attacco ed incisiva in battuta (decisivi i suoi 7 ace per la conquista della semifinale di Coppa Italia, la scorsa stagione).

« Affronto con grande entusiasmo questa nuova avventura a Baronissi, pronta a dare il mio contributo in una stagione che si presenta lunga e difficile – ha detto Kijakova – voglio dare grandi soddisfazioni ai nostri tifosi e alla società che ha creduto in me. Spero di ripetere il buon campionato concluso pochi mesi fa a Trento ».

« E’ un’atleta di equilibrio per il nostro roster – questa la presentazione del direttore sportivo della P2P Givova Volley, Franco Cutolo -. Kijakova è stata valutata attentamente dallo staff tecnico, ingaggiata perché ha la giusta esperienza. E’ nell’età della piena maturità pallavolistica pur essendo ancora giovane come carta d’identità. Saprà integrarsi facilmente nel nostro gruppo e potrà portare il proprio contributo in termini di conoscenza della categoria, visto che l’ha già affrontata – promossa a pieni voti – in quel di Trento, dove ha sfiorato la promozione in serie A1 ».

Marianna Maggipinto, napoletana doc, classe ’96. L’atleta è reduce dalla salvezza conquistata l’anno scorso ad Olbia, chiamata dalla società sarda a raccogliere l’eredità di Simona Degortes, giocatrice simbolo della pallavolo isolana. Maggipinto è libero d’argento: nel 2013, è stata premiata come migliore giovane nel ruolo ai campionati europei disputati dalla azzurrine della pre-juniores, terminati con la sconfitta dell’Italia in finale contro la Polonia.

« Sono campana e dunque l’offerta della P2P, società seria e solida, mi ha reso molto felice  orgogliosa di difendere il vessillo della mia regione a Baronissi con un club che ha voglia di cimentarsi, mezzi e struttura per riuscirci ».

Il noviziato in serie A2 superato a pieni voti ad Olbia l’anno scorso. Ora Maggipinto fa strada alla P2P: « Affronteremo un campionato equilibrato ed imprevedibile, lavoreremo per garantirci innanzitutto la salvezza tranquilla ».

Poi qualche simpatico retroscena: « Coach Castillo ha già telefonato: tiene molto all’alimentazione e alla forma fisica, trasmette adrenalina, è un motivatore. Non voglio deluderlo: nella mia giornata tipo non mancano esercizi e beach volley per tenermi allenata ».

Napoletana doc, Maggipinto si rifugia nella scaramanzia quando le si chiede di fissare l’obiettivo stagionale. La cabala, invece, non la intriga.

“Non sono una patita della numerazione. La società attraverso la team manager mi ha chiesto di indicare il numero di maglia gradito e un altro di riserva. Di solito gioco col numero 8. Non fosse possibile, non diventerebbe il mio cruccio ».

Giorgia Avenia da Colleferro, classe ’94, 180 centimetri, figlia d’arte, suo padre Donato è stato nazionale di basket mentre mamma Antonella Candida ha giocato a pallavolo con lusinghieri risultati in serie A1.

« Lusingata dalla offerta, fortemente motivata e nello stesso tempo serena dopo la scelta fatta, consapevole delle responsabilità. Me le prendo tutte ».

Così Avenia si presenta all’ambiente P2P. Reduce dall’esperienza in serie A2 con la VolAlto Caserta, ha deciso di restare in Campania e invia un messaggio ai nuovi tifosi irnini:

« Se il palazzetto è gremito, una squadra gioca meglio, raddoppia gli sforzi. C’è bisogno del calore del pubblico, perché può diventare la nostra marcia in più. Il campionato è difficile e ci sono anche gli squadroni. La P2P, però, è stata costruita con criterio e saprà ben figurare ».

Martina Baruffi, avversaria della Due Principati l’anno scorso con la maglia dell’Isernia, si presenta così: “Arrivo per dare una mano ad Avenia, vado a Baronissi per imparare ancora di più. Il mio ruolo è quello di essere da sprone ma nello stesso tempo farò vedere quello che so fare perché devo essere pronta in ogni istante a subentrare, se ce ne fossero le possibilità. In questo modo sarò una garanzia per Giorgia Avenia, che potrà rifiatare, e per l’allenatore che potrà avere fiducia in me.

Le caratteristiche tecniche: « Non sono un animale da difesa, non posso eccellere in velocità perché sono alta 186 centimetri. Ho una buona battuta con la quale spesso mi è capitato di far danni nella metà campo avversaria. L’altezza è un vantaggio non solo a muro ma anche perché mi consente di recuperare il pallone gestendolo nel punto più alto e smistandolo immediatamente, rendendo il gioco più rapido ».

Completeranno l’organico a disposizione di Casillo l’atleta pugliese Angela Prestanti, classe ’92, 190 centimetri, e la riconfermata Carmen Gagliardi, unica superstite della passata stagione.


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