Volley: A1 Femminile, a Bergamo la centrale Laura Frigo

Si trasferisce alla Foppapedretti la forte centrale che lo scorso anno ha giocato in A2 a Soverato. «Sono amica di Gennari con Barun a Novara e conosciuto Sylla nelle giovanili di Orago. Non farò fatica ad ambientarmi »
Volley: A1 Femminile, a Bergamo la centrale Laura Frigo
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BERGAMO- Ancora una novità per la Foppapedretti. Di oggi la notizia dell’arrivo a Bergamo della centrale Laura Frigo, classe 1990.
Ci risponde dalla Calabria. Dove ha vissuto l’ultima stagione di A2 con Soverato. Ci parla tra una partita di beach volley, un allenamento in palestra e un esame alla facoltà di Sociologia.
Ci racconta l’emozione e la voglia di iniziare. Ci fa sentire, con le sue parole, il valore che dà alla maglia della Foppapedretti. E ci promette che darà tutto per questi colori.
Laura, che cosa si prova all’idea di vestire la maglia della Foppapedretti?
« La prima volta che me lo hanno detto non ci ho creduto. E anche ora sono ancora molto emozionata all’idea. Emozionata e carica. Penso che vestire la maglia della Foppapedretti sia la volontà di ogni ragazzina che gioca a pallavolo. E quando arrivi ai 18 anni diventa proprio lo scopo unico: giocare in serie A con la Foppapedretti. E’ la squadra più vincente in Italia e arrivare a farne parte è bellissimo. Un sogno che si avvera ».
Che cosa ti aspetti da questa avventura?
« Crescere. Crescere come giocatrice in campo ma anche a livello personale. Arrivo in un ambiente da cui si può imparare molto e vorrei fare un ulteriore salto di qualità dopo quelli che ho fatto in questi anni. Spero e penso di poter dare tanto ».

Ambiente nuovo, squadra nuova, allenatore nuovo. Già conosci qualcuno?
« Io e Alessia Gennari siamo molto amiche, ho giocato con Barun a Novara e conosciuto Sylla nelle giovanili di Orago. Ho incontrato Lo Bianco e Cardullo. Non farò fatica ad ambientarmi e credo che faremo gruppo da subito».
Arrivi a Bergamo nell’anno in cui si riparte a caccia di grandi obiettivi. Credi che in campo sentirete più la responsabilità di questo obiettivo o saranno più forti gli stimoli a fare bene?
« Entrambi. Ci sono giocatrici come Lo Bianco e Cardullo con esperienza superiore alle altre e per loro non ci sarà il peso della responsabilità perché sono allenate a lottare a caccia di obiettivi importanti. Altre magari sentiranno all’inizio la responsabilità, che poi diventerà una spinta a fare bene. Io stessa ho assolutamente voglia di iniziare: so che il primo giorno che indosserò questa maglia sentirò il peso del suo valore, ma sarà solo un attimo. Poi penserò solo a fare il meglio».


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