Italiano e il Franchi ai saluti: ha un obiettivo con la Fiorentina prima dell’addio

Il tecnico cerca un congedo vittorioso prima di concentrarsi sulla finale di Conference League
Italiano e il Franchi ai saluti: ha un obiettivo con la Fiorentina prima dell’addio
Francesco Gensini
4 min

FIRENZE - L’Europa via campionato in cassaforte per disputare la Conference League 2024-25, in attesa della finale di Atene ovviamente: se la Fiorentina batte stasera il Napoli l’obiettivo è raggiunto con l'ottavo posto. E fa il regalo più gradito (secondo più gradito) a Vincenzo Italiano che, sempre stasera, sarà al passo d’addio al Franchi e sempre in assenza di stravolgimenti clamorosi per trasformare la fine del rapporto a fine stagione in un prolungamento: in quanto tali sono al momento da escludere e c’entra molto marginalmente la clausola legata all’anno supplementare che scatterebbe in caso d’ingresso in Europa League, possibile ormai solo quasi esclusivamente vincendo la Conference League. Perché è a favore della società e perché dovrebbe essere impugnata da Rocco Commisso, cosa altrettanto da catalogare tra le ipotesi (molto) remote dopo il gentlemen’s agreement a suo tempo tra Joe Barone e Italiano. Con il benestare ovvio del magnate italo-americano.

Italiano, un addio carico di emozione

E quindi si torna al punto di partenza come nel gioco dell’oca: Fiorentina-Napoli sarà l’ultima per l’allenatore siciliano sulla panchina di sinistra del Franchi, quella più vicina alla Curva Fiesole, lì dove ha avuto modo di questionare più di una volta con qualche tifoso ipercritico e tracimante nelle 80 partite disputate a Firenze delle 158 totali finora alla guida della squadra viola. Anzi, 79: diffidato e ammonito a Budapest, il ritorno dei quarti di Conference League contro il Maccabi Haifa lo scorso marzo se l’è visto dalla tribuna per scontare la squalifica, lasciando compiti e direttive sotto in campo al più stretto dei suoi collaboratori nello staff, Daniel Niccolini. E ci sarà un pizzico di emozione, forse più di un pizzico in Vincenzo Italiano. Non lo darà a vedere, non certo durante la sfida con gli azzurri di Calzona che vivrà al massimo della tensione agonistica come suo solito, sostenendo i suoi e arrabbiandosi con i suoi, indicando e riprendendo, però poi inevitabilmente quel pensiero subito dopo il triplice fischio di Marchetti lo accompagnerà verso la scaletta del sottopassaggio che porta negli spogliatoi. E davanti alla Curva Fiesole, l’emozione ci sarà.

Italiano, il congedo da casa

Anche per uno come lui che le emozioni tende abbastanza bene a nasconderle, sebbene poi non faccia alcuna difficoltà ad ammetterle. Anche se è l’ultima al Franchi, ma poi il calendario ne riserva altre tre, fra cui la mille volte citata finale di Conference League di Atene contro l’Olympiacos che, a proposito di pensieri, dal pareggio di Bruges non fa altro che attraversare continuamente mente e occhi di tecnico, calciatori e tifosi viola. Ma tutto questo viene subito dopo la priorità di Italiano: scegliere (ha scelto) la miglior formazione per vincere contro il Napoli e sfruttare subito il match point che vale aritmeticamente l’ottavo posto, consegnando poi il ruolo di “amichevoli” (salvo incredibili crolli di rendimento di Lazio e/o Roma) da affrontare comunque con serietà alle trasferte di Cagliari all’ultima giornata di campionato e di Bergamo per il recupero con l’Atalanta fissato per domenica 2 giugno. No, stasera non sarà comunque una sera come le altre per Vincenzo Italiano.


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