Quando il contratto è una "condanna": storie di big nel tunnel dell'attesa

Higuain, scadenza 2021: è diviso tra la necessità di essere sicuro del posto (la Roma vorrebbe) e l'orgoglio di non mollare il freno da subito visto che è tornato alla Juve del suo "padrino" Sarri

Icardi, scadenza 2021: è in una prigione volontaria, ma sempre dietro le sbarre calcistiche sta. Ha perso l’Inter, ritiene di aver perso tutto, respinge la Juve e il Napoli, prima o poi gli diranno che sarebbe (sarà) il caso di ammorbidirsi perché la carriera non finisce a 26 anni e neanche a 28

Dzeko, scadenza 2020: vuole l’Inter, ma non lo urla, al massimo lo sussurra

Neymar, scadenza 2022: si è profondamente pentito di quanto fece nell’agosto 2017, il Psg pagò la clausola da 222 milioni al Barcellona e gli garantì circa 30 milioni a stagione. Profondamente pentito, farà di tutto per riportare le lancette indietro di circa due anni

Eriksen, scadenza 2020: è ancora parcheggiato a Londra, sponda Tottenham: il suo impegno scade tra meno di un anno, il Real ci ha provato e nelle ultime ore ci ha pensato l’Atletico. Eriksen convive con un club che chiede la luna anche in presenza di un contratto non più cortissimo

Milinkovic, scadenza 2023: legatissimo a Lotito e alla Lazio, ma da sempre sogno di Leonardo - ora al Psg - e tentazione del Manchester United

Zaniolo, scadenza 2023: lui non ha chiesto la cessione, ma non ha ancora prolungato e soprattutto sa che la Roma potrebbe cadere in tentazione. Quindi, occhio

Biglia, scadenza 2020: sa di essere del Milan, ma semplicemente perché ha un ingaggio alto (circa tre milioni) e perché c’è chi (la Fiorentina) non lo accetta come pedina di scambio

Miranda, scadenza 2020: potrebbe lasciare l’Inter già nei prossimi giorni, a pochi mesi dalla scadenza

James Rodriguez, scadenza 2021: ha dato la parola ad Ancelotti, ma poi ascolta le parole dolci di Simeone. L’idea è quella che stia giocando sui due tavoli e che gli andrebbe bene qualsiasi soluzione

Lukaku, scadenza 2022: vive la situazione più paradossale, giudica Antonio Conte l’allenatore più bravo al mondo, eppure lo ha soltanto sfiorato qualche volta

Balotelli, svincolato: Super Mario in Serie A tornerebbe correndo (vorrebbe non meno di 3,5 milioni a stagione). Il Parma ha sondato e poi mollato, il Brescia ci ha pensato, la Fiorentina ha sospirato. Se non sarà Raiola a sbloccare la pratica, nessuno ci riuscirà

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