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A Manila una grande Italia si regala il pass per la semifinale, la settima nella sua storia tra le prime quattro al mondo, grazie al netto 3-0 (25-13, 25-18, 25-18) contro il Belgio. Ecco tutti i voti della partita

ALESSANDRO MICHIELETTO, VOTO 9 - Grande Ale. Mostruosa partita al servizio e non solo per i 4 ace ma per la continuità con cui ha mandato in crisi tutto il gioco dei belgi, mentre ha tenuto insieme la baracca della ricezione con un bel 67%. In attacco si è fatto sentire quando serviva ed è un 50% che pesa tanto, perché ha tolto il fiato ai rivali al minimo accenno di reazione. Devastante

SIMONE GIANNELLI, VOTO   9,5 - Partita sontuosa quella di Simone che se l’era legata al dito senza dirlo e dopo averla studiata e ristudiata. Ha fatto in modo che il Belgio venisse punito duramente. Grazie anche alla collaborazione dei suoi compagni che l’hanno supportato impedendo ai belgi di ricevere, costringendoli ad attaccare male e soprattutto con una ricezione che gli ha consentito di gestire il gioco alla grande, sfruttando i centrali, Russo soprattutto, e con un equilibrio di distribuzione spettacolare facendo impazzire il muro e la difesa del Belgio. Geniale

FABIO BALASO, VOTO  9 - In difesa è caduto forse un solo pallone, quasi per sbaglio, e Fabio è stato impeccabile a chiudere tutti i varchi che vanamente cercava Reggers. Il muro che ha toccato tanto se non tutto, lo ha aiutato parecchio ma lui lo trovavi ovunque, sicuramente dove serviva di più. E il Belgio è soffocato per mancanza di spazi. Implacabile

MATTIA BOTTOLO, VOTO 8,5 - Non è facile sostituire garanzia Lavia, ma Mattia che è un ragazzo perbene e un grande atleta sta tenendo botta alla grande portando tanta acqua al mulino azzurro. In attacco e in ricezione, al netto di due errori per entrambe i fondamentali, è stato quasi all’altezza del compagno di reparto, chiudendo con un 45% nella fase offensiva e con 53% in quella difensiva. Ogni partita che gioca fa un altro step di crescita. E la sua sicurezza fa la nostra felicità dopo quel dannato infortunio che ci ha tolto Daniele. Continuo

YURI ROMANÒ, VOTO 8,5:  Il nostro opposto ha fatto abbondantemente la sua parte pur essendo servito molto meno dei suoi compagni di reparto e anche dei centrali. Ma quando Giannelli lo ha chiamato in causa si è fatto trovare sempre pronto firmando un onesto 38% in attacco che non glie rende merito. Perché l’efficacia dei suoi colpi è stata molto più alta per i momenti importanti in cui sono arrivati. Ma se ne farà una ragione. Efficace

ROBERTO RUSSO, VOTO 9,5 - Undici punti, di cui 2 ace e 3 muri, 75% in attacco. Numeri che raccontano della prestazione ai confini della perfezione del centrale palermitano, devastante in attacco a muro e al servizio. Un incubo autentico per i belgi che non sono mai riusciti a prenderlo. Il giusto premio per il grade lavoro di recuperi fatto dopo l’operazione all’ernia del disco che lo aveva costretto a fermarsi per cinque mesi da fine febbraio a fine luglio. Spettacolare

 GIOVANNIMARIA GARGIULO, VOTO 9 - In questa diagonale dei centrali, dal sapore vagamente sudista, anche il sorrentino Giovanni Maria ha fatto sentire il suo peso, seppur meno del collega Russo. Ma sempre con il 75% in attacco per 4 punti, comprensivi di un ace. Fondamentale quello del servizio dove ha contribuito a non poco a chiudere la cerniera dei battitori azzurri che non ha lasciato respirare la ricezione belga. Elettrico

FERDINANDO DE GIORGI, VOTO 9,5 - Zitto zitto, sornione Fefè ha risposto con i fatti a chi in silenzio lo aveva messo sulla graticola. Si gioca per le medaglie e questo era quello che contava, quello che voleva. Se poi vogliamo anche sottolineare il come non possiamo non ammettere che l’Italia ha giocato una delle partite più belle della sua gestione, nel momento che contava, quello della verità. E non è ancora finita… 

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