Diego, il sorpasso scudetto

Il 22 aprile 1990 il Napoli vince a Bologna (4-2) e il Milan cade di nuovo nella fatal Verona (1-2)
Diego, il sorpasso scudetto
Lorenzo Scalia
3 min

Il campionato viveva un testa a testa serratissimo tra il Napoli di Albertino Bigon e il Milan di Arrigo Sacchi. La leggenda narra che al Dall’Ara fossero presenti ottomila tifosi azzurri. Probabilmente erano molti di più, forse il doppio. Il 22 aprile 1990, penultima giornata della Serie A 1989-90, è una data scolpita nella storia del Napoli e del calcio italiano. L’undici guidato da Diego Armando Maradona travolge il Bologna per 4-2, mettendo un’ipoteca decisiva sul secondo scudetto. È il giorno dell’ultimo gol su azione in campionato del Pibe de Oro, un gioiello indimenticabile: il numero 10 riceve palla su rimessa laterale sulla fascia destra, si libera con un tocco elegante di Villa, si accentra e fa partire un siluro rasoterra di sinistro che trafigge Cusin e si insacca sul palo lontano. Non contento, Maradona firma anche un sublime assist, scorgendo un corridoio perfetto per Alemao, che salta Cusin e completa il poker. L’altro grande protagonista? Careca, capace di segnare dopo appena 3 minuti e poi di servire un passaggio geniale di tacco per Francini.

Milan, fatal Verona

Mentre il Napoli festeggia al Dall’Ara, a Verona il Milan vive un incubo. Al Bentegodi, infatti, i rossoneri crollano 2-1 contro l’Hellas in una partita che richiama la “Fatal Verona” del 1973. La squadra di Sacchi perde la bussola: Rijkaard, Van Basten e Costacurta vengono espulsi e lo stesso Sacchi è allontanato dalla panchina. Il ko rossonero, combinato con la vittoria del Napoli, permette agli azzurri di accelerare e balzare in testa alla classifi ca con due punti di vantaggio. 

Maradona, il simbolo

Il 4-2 di Bologna non è solo una vittoria, ma un manifesto del Napoli di Maradona: talento, carattere e un gioco spumeggiante che ha incantato il mondo. Quel gol di Diego è il simbolo di una squadra pronta a sfidare lo strapotere del Nord ancora una volta. Una settimana dopo, il 29 aprile 1990, al San Paolo basta un pareggio, ma arriva il gol di Baroni che scatena la festa scudetto, mentre l’Italia si prepara alle “Notti magiche” del Mondiale. In città, però, in quei giorni c’è un solo pensiero: il secondo titolo, conquistato grazie al genio di Maradona e a una giornata indimenticabile nella trasferta di Bologna, che ha spalancato la strada al trionfo partenopeo.


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