Lancia Mondiale, i ricordi di Biasion
Un marchio che nel 2026 arriverà a festeggiare i 120 anni di Storia, che se si guarda all’epopea sportiva oltre che a quella puramente industriale, merita di gran diritto l’iniziale maiuscola. Un traguardo che arriva proprio nel momento della rinascita, declinata con un ritorno deciso, convinto, romantico ma anche assai pragmatico a quello che è il suo DNA rallystico. Perché Lancia, fondata nel 1906 a Torino da Vincenzo Lancia e troppo in fretta messa a languire, è ritornata con la nuova Ypsilon e lo ha fatto disegnando una vettura nata anche e soprattutto per correre nei rally. Con un design che strizza l’occhio al passato e con l’idea solidissima di costruire un presente e un futuro. Con la Lancia Ypsilon Rally 4 prima, con la nuova Lancia Ypsilon Hf Integrale Rally 2 ora, che già il prossimo anno correrà nel Campionato del Mondo Rally Wrc 2, in attesa del 2027 quando tutto il Wrc cambierà pelle e allora, chissà. Tutto senza allontanarsi dalle sue radici più pure e coinvolgendo in ogni fase di questo processo l’uomo che ha contribuito forse più di ogni altro a scriverne la leggenda: Massimo “Miki” Biasion. Due Mondiali vinti, nel 1988 e nel 1989, primo pilota Lancia capace di vincere il Rally Safari nel 1988, corsa che fino ad allora restava sempre e comunque maledettamente stregata per il marchio torinese.
