Terremoto, tre scosse in un'ora nel Centro Italia, avvertite anche a Roma

Una prima forte scossa è stata avvertita alle 10,24 nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche, poi altre due alle 11.14 e alle 11.26. L'epicentro è tra l'Aquila e Rieti
Terremoto a Roma, evacuate le scuole e chiusa la metro
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ROMA - Tre forti scosse di terremoto in un'ora hanno colpito il Centro Italia.  Una prima forte scossa è stata avvertita alle 10.24 in Centro Italia, di magnitudo 5,1. una ancora più forte alle 11.14 era di 5,4, e un'altra di 5,3 alle 11.26. La prima scossa è stata sentita nel Lazio, in Abruzzo e nelle Marche ed è stata avvertita anche a Roma, ed è avvenuta tra L'Aquila e Rieti, a 110 km da Roma Nord

TERZA SCOSSA - Il terzo terremoto, di magnitudo 5,3, è stato registrato dalla rete sismica più a sud di circa 10 chilometri rispetto alle due scosse precedenti. Il Comune più vicino è Capitignano, in provincia de L'Aquila.

QUIRINALE CHIUSO PER LE VISITE - L'ufficio Stampa comunica che sono momentaneamente sospese in via precauzionale le visite del pubblico al Palazzo del Quirinale.

ROMA, EVACUATA LA METRO - A Roma hanno evacuato la metro A e B a scopo preucazionale e alcuni uffici, tra cui quello dell'Enel, l'Università John Cabot.

 È stata sospesa, a causa delle scosse di terremoto, la seduta di stamani del Csm ed è stato evacuato il palazzo sede del Consiglio superiore della magistratura.

CURCIO - "Le scosse non sono mai terminate dal 24 agosto, abbiamo superato le 45mila. Le persone che vivono su quei territori lo vivono quotidianamente". Lo ha detto il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio a Skytg24. "Abbiamo attivato tutte le strutture, che erano prontamente attive - ha aggiunto - un pò perché si sta lavorando dal 24 agosto un pò perché stanno facendo dei punti specifici sulla parte meteo che sta aggravando questa zona".

AMATRICE, CROLLA IL CAMPANILE - Ad Amatrice è crollato ciò che restava del campanile della chiesa di Sant'Agostino. L'edificio religioso era già stato gravemente danneggiato dal sisma che distrusse del paese del reatino. Ora la torre campanaria di Sant'Agostino, dopo le due scosse di stamane, è definitivamente crollata. «L'emergenza non è il terremoto, né i danni in zona rossa bensì la neve. Abbiamo urgente bisogno di turbine, non bastano gli spazzaneve. Abbiamo frazioni isolate con due metri di neve». È quanto ha detto il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi.

CROLLI IN AREA AQUILANO - Crolli a Campotosto, Laringo e Poggio Cancelli. La gente sta scavando nella neve per scappare a causa della paura per le scosse. Questa la situazione nella zona dell'epicentro di Montereale (L'Aquila) dopo le tre forti scosse di questa mattina. A riferirlo sono operatori delle forze dell'ordine, Cc e Forestali, che stanno lavorando sul posto. Riferiscono che la terra "batte in continuazione e la gente ha paura. A Montereale non si registrano danni a persone".

SOS NEVE, NON RIUSCIAMO A SCAPPARE - «Siamo per strada, sommersi dalla neve e non riusciamo nemmeno a scappare. Le automobili non possono muoversi per via della neve. Continuano a esserci scosse e la gente urla per strada. Cerco inutilmente di contattare mia madre che si trova in una struttura di Montereale». Questa la drammatica testimonianza, tra le lacrime, di Serena Testa che vive a Marruci frazione di Pizzoli in provincia dell'Aquila vicinissima alla zona dell'epicentro delle scosse di questa mattina.

IN CORSO VERIFICHE PER DANNI - Sono in corso le verifiche per eventuali danni a persone o cose in seguito alle scosse di terremoto registrate questa mattina tra le province di l'Aquila e Rieti, avvertite dalla popolazione. Lo comunica la Protezione Civile. A seguito degli eventi sismici registrati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia tra le regioni Lazio e Abruzzo alle ore 10.25, alle 11.14 e alle 11.25 tutte con magnitudo superiore a 5, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile, in raccordo con la Dicomac insediata a Rieti, si è messa in contatto con le strutture locali del Sistema nazionale di protezione civile, oltre che con le strutture operative già dispiegate da mesi sul territorio. Dalle verifiche effettuate, gli epicentri sono stati individuati tra i comuni di Montereale, Capitignano, Amatrice, Campotosto, Barete, Pizzoli e Montereale.

EMERGENZA NELLA PROVINCIA DI TERAMO - Ci sono state tre scosse di terremoto e la situazione è di totale emergenza in tutta la provincia di Teramo. Ci sono centri isolati per neve, non riusciamo a capire se ci sono danni. La sala operativa è stata sgombrata e dalla Prefettura ci stiamo spostando al Parco della Scienza. Abbiamo bisogno di aiuto. Dovrebbero intervenire Esercito e Genio militare. Ci sono paesi senza energia da più di 48 ore". È l'appello lanciato dal presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino, in video su Facebook.

ALLEVATORI DISPERSI - I vigili del fuoco di Ascoli Piceno si stanno recando a Colle d'Arquata per verificare le condizioni di alcuni allevatori che vengono dati per dispersi. A lanciare l'allarme sono stati degli amici, che non riescono a contattarli al cellulare. Nella zona è caduta moltissima neve e si teme che possano esserci stati dei crolli a seguito delle ultime scosse di terremoto. Le tensostrutture che fungono da stalle hanno infatti il tetto appesantito dalla neve, e potrebbero aver ceduto.

IN ABRUZZO - La forte scossa, avvertita intorno alle 10.25 in centro Italia, in Abruzzo è stata sentita in maniera particolarmente netta nel capoluogo di regione ed a Teramo, oltre che sulla costa. Numerose le segnalazioni anche dal Molise, da Termoli, in provincia di Campobasso, a Isernia.

NELLE MARCHE - È stata avvertita in tutte le Marche la scossa di terremoto di magnitudo 5.3, da Pesaro ad Ancona, fino alle zone terremotate, a Fermo, Macerata e Ascoli Piceno.

AVVERTITA A FIRENZE - È stata avvertita anche a Firenze la scossa di terremoto di magnitudo superiore a 5. La scossa è stata avvertita soprattutto ai più alti delle case. Non si segnala, ad ora, nessun danno.

SCUOLE EVACUATE A RIETI - Gli studenti di diverse scuole di Rieti sono stati fatti uscite precauzionalmente, come previsto dai piani di sicurezza, in seguito alla scossa di magnitudo 5.3 registrata alle 10.25 di questa mattina. Gli edifici scolastici sono stati così evacuati a seguito della scossa.

AMATRICE - La scossa ha provocato piccoli crolli ad Amatrice e Accumoli, che sono sotto la neve. Tanta paura, le famiglie che vivono nei container sono uscite, ma la situazione è sotto controllo ed è già stata attivata l'unità di crisi. 

L'EPICENTRO - Rispetto ai capoluoghi e a Roma, la scossa di terremoto delle 10.25 di oggi è avvenuta 28 chilometri a sud-ovest di Ascoli Piceno, 36 chilometri a nord dell'Aquila e 111 chilometri a nord-est della Capitale. 9 km di profondità. 

VIGILI DEL FUOCO - Decine di telefonate ai centralini ma al momento nessuna richiesta di soccorso dopo la scossa di terremoto. È quanto si apprende dai vigili del fuoco anche se le verifiche sono ancora in corso e sono rese ancora più complicate dalla neve. Un elicottero decollato da Pescara è in volo nella zona dell'epicentro.

SINDACO CAMERINO - «Al momento non si vede fumo o nuvole nel centro storico, probabilmente non ci sono stati nuovi crolli»: lo ha detto all'ANSA il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, dopo la nuove forte di terremoto che è stata avvertita un po' in tutte le Marche.

TRENI FERMI - Dopo la scossa di terremoto, Ferrovie dello Stato ha deciso lo stop dei treni, per verifiche, sulle tratte ferroviarie Terni-Rieti-L'Aquila-Sulmona (fino alle 17) e Sulmona-Avezzano (fino alle 19). Si stanno organizzando corse per autobus sostitutivi A L'Aquila, dipendenti di molte aziende sono usciti temporaneamente, come previsto in questi casi, per consentire primi controlli. Per la neve che sta cadendo dalla notte, molti cittadini hanno preferito invece non lasciare le loro case. Gente in strada a Teramo.

SINDACO ARQUATA - "Quando stavamo per dimenticarcene, perché da una decina di giorni non sentivamo più niente ed eravamo concentrati sull'emergenza neve, ecco un'altra mazzata. La situazione è disastrosa": così il sindaco di Arquata del Tronto (Ascoli Piceno), Aleandro Petrucci, dopo l'ultima violenta scossa di terremoto. "Ad Arquata non c'è più nessuno; ogni scossa cade qualcosa, poi con la neve e la pioggia ormai il paese è ridotto a un cumulo di macerie. Sicuramente ci saranno stati altri crolli. Se non il 100 per cento, di sicuro il 98 per cento delle case è ormai inagibile".

LICEI ROMANI, TANTA PAURA - La scossa di terremoto, avvertita distintamente anche a Roma, ha provocato paura in diversi licei della capitale. Decine le chiamate al numero della protezione civile di Roma da parte dei responsabili degli istituti ai quali viene consigliato di seguire le procedure e far scendere gli studenti nei cortili.

 


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